venerdì 29 giugno 2012

Federico Fellini: seconda botta di film!!!!


Siccome sono uno studioso e non mi arrendo tanto facilmente, ho continuato la visione dei film di Federico Fellini. Ecco la successione cronologica: “Roma”, “Le notti di Cabiria”, “Il Casanova di Federico Fellini”, “Boccaccio 70 – episodio Le Tentazioni del Dottor Antonio” e “Il Bidone”.
Il Bidone
Quindi come si evince da questa lista ho voluto finire di vedere la cosiddetta trilogia sui poveri ovvero iniziata con “La Strada” e che finisce con “Le notti di Cabiria”. Ed è soprattutto con il secondo e il terzo film che ho capito perché non riesco proprio a digerire in toto il Fellini. Inizio col dire che sostanzialmente “Il Bidone” mi è piaciuto, ben diretto, scene memorabili ma è proprio con questo film che mi si è accesa la lampadina, il motivo perché trovo insopportabili alcuni momenti dei film di Fellini. Vi sono alcune scene che hanno una lentezza disarmante; insomma non tempi lenti, direi ultra-lenti. A me i tempi lenti non dispiacciono affatto, ma alcuni tempi lenti (direi quasi al rallentatore) di Fellini non li digerisco proprio. Cosa che capita soprattutto in alcune scene del secondo tempo di “Le notti di Cabiria”. Il primo tempo bello, perfetto, la coppia Masina- Nazzari affiatata, ma il secondo tempo a tratti l’ho trovato pesante. Alla fine del film mi son ritrovato con sensazioni contrastanti: il film mi è piaciuto si o no? Nel complesso direi di si, la sceneggiatura direi di si, ma è l’esecuzione che a tratti non mi convince.
Per quanto riguarda gli altri film, l’episodio di Boccaccio 70 da lui diretto l’ho trovato carino, un po’ divertente e con protagonisti (De Filippo e la Ekberg) in forma. 
“Il Casanova di Federico Fellini” è un film bello visivamente, la sceneggiatura è volutamente raffazzonata; insomma anche qui qualche sbadiglio c’è partito! Bello il finale, momenti interessanti qua e la, a mio avviso qualche minuto in meno avrebbe giovato. Ma il Fellini era fatto così……
“Roma” onestamente non mi è piaciuto: è un film-documentario che non mi ha appassionato. Diretto con maestria, ma tale opera non l’ho sopportata per svariati minuti.  
Concludo con un sommario soggettivo personale sui film di Fellini.

Film che mi son piaciuti: “La strada”, “Il Bidone”, “E la nave va”. Grosso modo tutti e tre i film sono compatti, si vede subito quali sono i protagonisti e come procede la trama. Uno dei motivi del perché non sono film tra i più ostici del Fellini.
Film piaciuti a metà o a tratti: “Le notti di Cabiria”, “Amarcord”, “Lo sceicco bianco”.
Film che non digerisco (per ora): “La dolce vita”, “8&1/2”, “Il Casanova”, “La città delle donne”, “I Vitelloni”, “Roma”.
Film che a quanto pare non piace particolarmente neanche ai felliniani: “Fellini Satyricon”.

martedì 26 giugno 2012

Federico Fellini e io: rapporto di amore, odio e studio….


Premessa: post redatto l’anno scorso, nel Maggio del 2011. Il mio primo sommario sul mio primo impatto con il regista di Rimini, il regista italiano più famoso al mondo insieme a Sergio Leone.
Verrà un altro post dove parlerò di altri film di Fellini visti recentemente, chiarendo e spiegando il perché di questi alti e bassi che ho con il Fellini. Sarà un post complementare a questo!

Come sapranno i miei cari lettori, è un periodo che guardo vari film e per dire la verità, vari tipi di film. E ultimamente in particolare i film di Federico Fellini. A fine estate scorsa (Agosto 2010) guardai “8 & ½” e rimasi esterrefatto dalla lentezza e per quanto mi riguarda dalla noiosità del film. Il film è sicuramente particolare e penso obiettivamente si possa considerare comunque un capolavoro. Dopo vari mesi, decido di guardare altri film del regista riminese nonostante l’indigestione di “8 & ½” e riparto da un altro bel mattone: “La dolce vita”. E’ il primo film lungo del Fellini, dove mette in mostra la vita dei ricchi che apparentemente è migliore di quella dei poveri, ma solo in apparenza. Il film è anche in questo caso indigesto, si fa fatica a seguirlo e la trama è quasi inesistente.
Passo al suo primo film “Lo sceicco bianco”, se si esclude “Luci del varietà” diretto insieme ad Alberto Lattuada. Il film non è malvagio, a tratti anche divertente, ma non mi ha emozionato più di tanto. Quindi passo a vedermi “I Vitelloni”: qui onestamente mi sono annoiato per quasi tutto il film e anche la mitica scena in cui Sordi prende in giro i lavoratori non mi ha fatto spaccare dalle risate. Il film non è brutto ma ha uno stile che non mi coinvolge.
La Strada
Ma io tengo duro e dopo un mesetto vedo “La strada” con Anthony Quinn e sua moglie, la brava Giulietta Masina. Finalmente riesco a vedere un film del Fellini che mi piace. Probabilmente uno dei suoi migliori lavori, nobilitato da un ottimo cast (ma gli attori che hanno lavorato con Fellini son sempre stati bravi e mai scelti a caso). Quindi dopo varie indigestioni, è arrivato finalmente, con mia grande felicità, un momento di grande godimento. Quasi galvanizzato da questo grande evento, passo a guardarmi “Amarcord”, il film autobiografico del Fellini, ambientato nel periodo fascista, dove vengono messi in mostra vari personaggi del suo paese natale. Non malvagio, per alcuni capolavoro ma non è un film nelle mie corde anche se ho retto abbastanza bene la sua visione.
E’ la volta del “Fellini Satyricon”: lo dico chiaro e tondo, UNO DEI FILM Più PALLOSI CHE ABBIA MAI VISTO!!!!!!! Forse il più tedioso che abbia mai visto. L’ho visto tutto e non so come ho fatto. Non fa ridere, ma penso che Fellini non volesse far ridere con questo film.    
Dopo tutti questi film decido di passare agli anni 80 per vedere come li ha affrontati e guardo “E la nave va”. Film lento, ma che ho trovato godibile, ben equilibrato tra il dramma e il giusto velo d’ironia. Infine guardo “La città delle donne” uscito nel 1980: film completamente onirico che onestamente a me ha detto poco. Il film l’ho trovato pressoché vuoto (o forse son io che non c'ho capito un bel niente) e uno delle poche cose gradevoli del film è al minuto 52 quando ci sono delle musiche elettroniche interessanti. 

Cosa deduco da tutti questi film? Fellini non è il solito regista: in alcuni dei suoi film probabilmente alla sceneggiatura (per come la intendo io) non era molto interessato, concentrandosi così sulla caratterizzazione dei personaggi. Lui sostanzialmente sperimentava un nuovo modo di fare cinema soprattutto a partire dal film “La dolce vita”, un cinema che francamente a me (ma anche a molti altri) non piace. Insomma, de gustibus………
Piccole curiosità: nel Satyricon e in Amarcord c’è Alvaro Vitali, mentre in “E la nave va” c’è Francesco Scali. 

domenica 17 giugno 2012

Il Caimano

Regia: Nanni Moretti
Sceneggiatura: Nanni Moretti, Federica Pontremoli, Francesco Piccolo
Anno: 2006
Attori: Silvio Orlando, Margherita Buy, Jasmine Trinca, Nanni Moretti, Dario Cantarelli, Michele Placido

Film uscito nel 2006, poco prima delle elezioni politiche. Un produttore (Silvio Orlando) ormai in declino decide di fare un film, sceneggiato da una giovane regista Teresa (Jasmine Trinca) sulla vita di Berlusconi. Nel mentre, il rapporto del produttore con la moglie (Margherita Buy) si sta logorando sempre più. E in effetti la sensazione (iniziale) di questo film è di vedere due film: uno che riguarda la sua vita privata, l’altra quella di fare un film su Berlusconi. Film decisamente particolare fin dall’inizio, un film nel film ma a pensarci bene il film è uno solo. Quello che vediamo. E ho trovato assai interessante questo film, perché un film su Berlusconi, sarebbe risultato una fiction biografica, insomma televisiva. E quindi un film, per certi aspetti, senza pretese. Il narrare le vicende di una coppia in crisi per poi sviluppare l’idea di berlusconismo, toccata in vari punti del film, la trovo interessante, non banale e con un bell’impatto visivo.
Il Caimano
E’ un film (nel film) che ripercorre gli ultimi 30-40 anni, mettendo in evidenza i vari cambiamenti che hanno caratterizzato l’Italia, con un inizio in cui vi è una personale e simpatica critica del cinema d’azione anni 70 fine a se stesso ma, come precisa il protagonista stesso, non nei confronti del buon cinema d’azione (“Non eravamo gli anticorpi del cinema d’autore, erano solo due modi diversi di fare lo stesso lavoro”), la critica alla critica (straordinario come sempre Dario Cantarelli che interpreta un critico gastronomico che critica per il semplice gusto di criticare, almeno io ho interpretato in questo senso quella scena trash!), i vari passaggi del berlusconismo e l’ingresso e l’evoluzione della televisione italiana. Il Moretti, credo sia un attento osservatore della realtà e della tv, da quello che ho dedotto dalla visione del film. Per esempio, all’inizio di questo lungometraggio c’è un personaggio cicciottello, Beppe, critico cinematografico, che ricorda molto da vicino come atteggiamento e voce Vincenzo Mollica: uno che quando fa un servizio su un prodotto cinematografico o musicale o di altro genere, parla come se fosse il più grande lavoro artistico di tutti i tempi.
Tornando alla trama, il produttore fatica a trovare i soldi per dare il via al film, un po’ perché all’italiano non gliene importa un granché di un film su Berlusconi (“tanto sanno già tutto su di lui”), un po’ per paura di eventuali querele.
E si arriva al gran finale. La conclusione è come al solito magistrale: musiche cupe e maestose, il Nanni che interpreta come se fosse Darth Vader, che sembra dire: “Che la forza oscura sia con voi!”. Gli ultimi 10 minuti sono da antologia e assai profetici, soprattutto se si pensa a quello che è successo dopo l’uscita di questo film (perché se ci pensiamo bene, come si dice in gergo, dopo c’ha dato che c’ha dato; dal dare dei coglioni ad eventuali elettori che non lo votano, dal dare dei comunisti ai magistrati, dal dare dei comunisti agli arbitri di calcio, agli insegnanti della scuola pubblica etc. etc.). 
Per concludere vorrei aggiungere che questo film in realtà non è su o contro Berlusconi, è un po’ un sommario di quello che è successo qui in Italia negli ultimi 30 anni. In altri termini, quello che si vede è un dato di fatto. Ovvero che gli italiani sono diventati un pò superficiali. Film a mio avviso riuscito, da vedere con un ottimo cast e con nota di merito per Michele Placido.

Ps     Io però la forza oscura non la volevo…….
Ps del Ps   Ho visto anche “La stanza del figlio”, altro bel film….qualcuno ha visto dei cortometraggi-documentari del Moretti, qualcuno sa consigliarmi? Grazie!

martedì 5 giugno 2012

La musa Scarlett Johansson e il Diavolo Al Pacino


Ogni tanto mi piace divertirmi, usare la fantasia. Siccome non molto tempo fa, effettivamente la Scarlett ha detto: “Sono la più figa del mondo”, rimasi basito da tale affermazione (se non sbaglio, l'ha detto lei, altrimenti me lo sono sognato). D’altro canto, a mio avviso, se c’è proprio una che può permettersi una frase così forte è proprio lei. Allora dopo tale affermazione, la mia immaginazione ha iniziato a macinare e dopo una accurata scelta di alcune foto sono giunto alla conclusione di questo prodotto piuttosto artigianale, di un eventuale dialogo tra lei e il Diavolo, ovviamente interpretato da Al Pacino. Buon divertimento!


Ps si il lavoro l’ho fatto con Paint ma ciò che importa è il pensiero, giusto?