Post
pubblicato nell'Aprile del 2011.
Come
ho detto in alcuni post precedenti è un periodo che guardo la commedia italiana
anni 70-80, quella di Renato Pozzetto, Lino Banfi e Lando Buzzanca, per
intenderci. Allora ho anche pensato di vedermi il cinema trash, quello culi e
tette, con protagonisti in particolare Lino Banfi, Alvaro Vitali, Renzo
Montagnani, Mario Carotenuto, Gianfranco D’Angelo. E ovviamente con la gentil
presenza delle Edwige Fenech, Gloria Guida e AnnaMaria Rizzoli. Quindi mi son
visto andando per ordine: “La liceale seduce i professori” (un
film decisamente brutto), “La liceale nella classe dei ripetenti”,
“L’insegnante
va in collegio”, “La ripetente fa l’occhietto al preside”,
“La
compagna di banco”, “L’insegnante viene a casa”, “La
poliziotta fa carriera”, “La liceale, il diavolo e
l’acquasanta” (questi ultimi due volendo, per essere buoni, son
semi-trash), “Classe mista”, “La professoressa di scienze naturali”
“La
soldatessa alla visita militare”, “La soldatessa alle grandi manovre”,
“La
dottoressa ci sta con il colonello”, “La liceale con l’amica di papà”,
“L’infermiera
nella corsia dei militari”. Onestamente son film mediocri/scarsi, senza un
minimo di trama o se ce l’hanno, le trame son tutte uguali (Banfi che è arrapeto, sposato che vuole trombare con
la gnocca di turno, Gloria Guida o Edwige Fenech, ma alla fine gli va sempre
male, a differenza dell’Alvaro Vitali che più o meno non andava mai in bianco).
A dover di cronaca, qualche scena fa anche ridere, ma purtroppo rimane fine a
se stessa e il fatto che siano stati fatti troppi film in poco tempo (dal 77
all’81) non ha giovato per scrivere delle sceneggiature decenti. Di conseguenza
mi è sorta una domanda: ma con cinema trash si intende tutto il cinema in cui
vi sono culi e tette o anche solo l’ombra? Ovvero: anche “La patata bollente” di
Steno appartiene al cinema trash? Insomma, il punto della questione è se si è
fatto di tutta un’erba un fascio per colpa di qualche film di scarsa fattura.
Quello che ho sempre apprezzato in un film è la presenza di una trama, a
prescindere dal genere, comico o drammatico, horror o musical, e a prescindere
dalla presenza di culi e tette. Perché se la presenza di scene nude fa
considerare buona parte della commedia italiana trash, allora anche "Basic
Instinct" è trash! Ovviamente questa è una battuta.
Tuttavia
ho riscontrato direi degli incredibili paradossi: “La liceale”, film che ha
aperto la serie dei film scolastici, è un film non malvagio, con un finale
quasi drammatico. Bravi gli attori: su tutti direi Gianfranco D’Angelo, Mario
Carotenuto, Enzo Cannavale e Alvaro Vitali. A mio avviso, leggendarie alcune
inquadrature in questo film da parte di Michele Massimo Tarantini (che poi non
so si è ripetuto a questi livelli ma mi sa di no), in particolare la scena in
cui la tipa bolognese avanza a gattoni verso Alvaro Vitali e lui esplode nel
leggendario: “Caricaaaaaa!!!!”. Menzione a parte per il culo, il pelo e le
tette della Gloria Guida, direi da antologia. Anche “L’affittacamere” (forse
l’ultimo film decente di Mariano Laurenti) è un film gradevole che a ben vedere
è lo specchio di quella realtà e anche quella di oggi! Guardare per credere! E
per di più, c’è un Lino Banfi veramente in forma, straordinerio. E volendo anche “L’insegnante”, è un film
salvabile, guardabile. Parlando in termini cronologici fino al 1975, i film
erano ancora decenti. Poi tra il 77 e l’81 ci fu il periodo trash,
caratterizzato da un innumerevole quantità di film ma purtroppo da una bassa
qualità. Nei tre film che ho citato, sarà un caso, ma vi è la presenza del
recentemente scomparso Enzo Cannavale, un bravo caratterista che gode di una
filmografia positiva. Un film che poteva risultare un buon prodotto è “Per
amore
di Poppea”, film non brutto ma non completamente riuscito e tra l’altro
è una strana miscela di film sexy e demenziale. Tant’è che la scena finale
credo possa aver ispirato la scena a metà film de “La pazza storia del mondo”
di Mel Brooks (la fuga con la biga). Inoltre vi sono film che hanno dei buoni
primi tempi e delle scadenti secondi parti quali per esempio “L’onorevole
con l’amante sotto il letto”. Un vero peccato perché il politico con il
riporto calzava a pennello al buon Lino Banfi. Ultima critica: molto spesso
alcuni film erano talmente troppo corali che non si capiva chi era o se c’era
un protagonista. Insomma: dei veri e propri minestroni!
Un
film che comunque merita un po’ di attenzione è “L’infermiera di notte”.
E’ una commedia sexy-trash ma tutto sommato è guardabile, e a mio avviso, può
essere considerato un cult per via della buona amalgama
Banfi-Vitali-Carotenuto. Con questo film Gloria Guida entrò nel cervello di
tutti gli italiani.
Per
fortuna il buon Sergio Martino diede un senso alla carriera di Lino Banfi con
film a tre episodi quali “Sabato, Domenica e Venerdì”, “Zucchero,
miele e peperoncino” e “Ricchi, ricchissimi…praticamente in mutande”,
sempre commedie erotiche ma con quel minimo di decenza che rende godibile la
loro visione fino a dirigerlo nel celeberrimo “L’allenatore nel pallone”
nel 1984.
In
conclusione con questo post, vorrei semplicemente smuovere un po’ gli animi di
alcuni italiani che a mio avviso pensano che esista solo il cinema d’autore
(poi non so con quale coerenza parlano di Avatar come di capolavoro) oppure
esaltano il cinema comico dei film demenziali di Mel Brooks o dei fratelli
Zucker. Perché li esaltano? La mia sensazione è che sia un caso di esterofilia
bello e buono e il fatto che ci sia voluto un italo-americano per rivalutare
questo nostro cinema ne è la conferma.
Ps se avete qualche consiglio da darmi in ambito della commedia sexy all’italiana, li accetto ben volentieri!
Ps del Ps arriverà un nuovo post frutto dei successivi mesi (Aprile 2011-Novembre 2012) di visione di vari film italiani di quel periodo.