lunedì 19 agosto 2013

Tanti auguri, splendido sessantenne!

A suo tempo ebbi modo di vedere il bel Concerto Moretti a Cagliari e nella seconda parte dell'evento quando ripercorse alcuni versi tratti da "Caro Diario" esclamò: "Sono uno splendido quaranten...cinquant...sessantenne!". 
Oggi è il compleanno del buon Nanni Moretti, l'autore di film come "Bianca", "La messa è finita", il già citato "Caro Diario" e i recenti "Il Caimano" e "Habemus Papam", e anche attore di bei film interessanti come "Padre padrone" e "Il portaborse", compie sessant'anni. 
Fin dagli esordi di "Io sono autarchico" del 1976 (trasmesso proprio sabato notte su Raiuno), è evidente la voglia di costruire un cinema singolare, peculiare fatto di comicità riflessiva e non banale che porta lo spettatore a porsi domande magari inaspettate sulla vita di tutti i giorni. Un cinema originale, quasi una mosca bianca del cinema italiano, che non può che far che bene agli occhi (e al cervello) dei cinefili. 
Tanti auguri, Mr. Nanni Moretti!

Scena divertente di partita a carte da "Habemus Papam"

domenica 11 agosto 2013

Prime impressioni su Valerio Zurlini

Qualche tempo fa mi son imbattuto in un film particolare, che all’epoca fu anche fra i campioni d’incasso ovvero “La prima notte di quiete”, diretto dal regista Valerio Zurlini. L’impatto con il film è notevole: fotografia grigia, cast perfetto e inquadrature che lasciano il segno. Decido così di conoscere meglio la filmografia del Zurlini, un regista forse un po’ dimenticato. Quindi guardo “Cronaca familiare”, “Le ragazze di San Frediano” e “Estate violenta”.
In “Cronaca familiare” sono notevoli alcune inquadrature, soprattutto balza agli occhi il voler dare profondità con una prospettiva d’angolo, che da l’idea dello stato d’animo del protagonista (in tal caso interpretato da uno splendido Marcello Mastroianni) che subito si ripercuote sullo spettatore. L’impatto visivo ed emotivo è netto, e lo si sente. Tuttavia devo essere onesto: certi tempi li ho trovati eccessivamente lenti e un po’ pesanti, rendendo poco fluida la trama, a differenza del film del 72 che ho trovato assai scorrevole. Anche alcune scene di “Estate violenta”, il suo secondo lungometraggio, sono girate in modo meticoloso-maniacale, come quella in cui vi è un ottimo Enrico Maria Salerno, dando prova di una certa maturità.

In conclusione, prima o poi parlerò sicuramente de “La prima notte di quiete” ed eventualmente di altri film che non ho ancora visto come “La ragazza con la valigia” (nella lista dei 100 film italiani da salvare) o “Il deserto dei tartari”.

Marcello Mastroianni in "Cronaca Familiare"; notare la prospettiva d'angolo