sabato 27 ottobre 2012

Casino Royale


Regia: John Huston, Val Guest, Ken Hughes, Joseph McGrath, Robert Parrish
Anno: 1967
Attori: David Niven, Ursula Andress, Peter Sellers, Barbara Bouchet, Woody Allen, Orson Welles
Musiche: Burt Bacharach

Casino Royale
Come sapranno i fan di 007, Casino Royale è il primo romanzo di Ian Fleming con protagonista James Bond. I diritti del libro furono venduti prima a Michael Garrison e Gregory Ratoff e successivamente alla morte di Ratoff, i diritti vennero venduti a Charles K. Feldman che propose negli anni 60 una collaborazione con Albert Broccoli e Saltzman, ma quest’ultimi rifiutarono. Così nel 1967 si decise di farne una parodia con un cast di attori veramente eccellenti. Ne uscì un film riuscito solo a metà: la trama è un po’ confusa, non si ride tanto (direi il più divertente Woody Allen) e il film è un po’ troppo lungo. Ovviamente il problema maggiore che balza agli occhi è la presenza di troppi attori, troppe stelle, troppa carne al fuoco. Ed è inoltre girato da ben cinque registi! Se si riesce ad arrivare un po’ in fondo è perché si è fan o di quello attore o di quella attrice. Comunque almeno una volta nella vita, questo film va visto, direi per curiosità.
A mio avviso, se c’è qualcosa di splendidamente riuscito è la colonna sonora composta da Burt Bacharach che firma delle musiche belle ed eleganti. E anche il duetto/non duetto Orson Welles-Peter Sellers è una buona parentesi del film. Non duetto perché i rapporti fra Sellers e Welles non erano buoni e tale film è noto anche per questo problema. Difatti la scena nel Casinò fu girata in controcampo. A creare altri problemi nella realizzazione del film, ci furono i problemi di coppia fra Sellers e la sua moglie di allora Britt Ekland che poi nel 1974, divenne bond-girl nel film “L’uomo con la pistola d’oro”. La storia del cinema ha sempre aneddoti in serbo….:) 

Peter Sellers - Ursula Andress - Orson Welles (partendo da sinistra verso destra)

sabato 20 ottobre 2012

The Rock


Regia: Michael Bay
Anno: 1996
Attori: Nicolas Cage, Sean Connery, Ed Harris

The Rock - Nicolas Cage, Sean Connery, Ed Harris
Un altro di quei film che non mi stanco mai di vedere!            
Si tratta del ricatto da parte di un plotone di militari capitanati dal Generale Hummel (Ed Harris) nei confronti degli Stati Uniti. Causa del ricatto è che alcuni soldati morti nella guerra del Vietnam non sono stati riconosciuti come validi soldati valorosi e quindi dimenticati. Se entro ventiquattro ore non vengono pagati vari milioni di dollari da devolvere fra loro stessi e le varie famiglie dei soldati morti, verranno lanciati quattro missili contenenti armi chimiche dall’isola di Alcatraz alla città di San Francisco. Non solo: ci sono anche 81 ostaggi nell’isola di Alcatraz e questo rende difficile la missione. In mezzo a questo casino si ritroveranno un chimico, Stanley Goodspeed (Nicolas Cage) e un ex-007 di Sua Maestà, John Patrick Mason (Sean Connery), nel tentativo di risolvere la situazione impossibile.
Il film, oltre ad essere bello carico di scene d’azione, è ricco di dialoghi comici, grotteschi che lo rendono gradevole e scorrevole, quindi farlo rientrare nel genere azione è riduttivo; diciamo comico d’azione. E’ il bello di questo film, la piacevole alternanza tra battute comiche e scene d’azione violente e turbolente. Ad esempio, dopo aver disinnescato una bomba e cercando di attuare un piano per disinnescare le restanti, il chimico dice: “Cercherò di fare del mio meglio” l’ex 007 risponde: “I perdenti parlano così. I vincenti vanno a letto con Miss College”. E il chimico: “Carla era Miss College” con uno sguardo da vero uomo duro, tutto d’un pezzo. Continui colpi di scena lungo tutto il film tengono alto il ritmo, senza tempi morti, nonostante la non breve durata del film, fino al finale incredibilmente appassionante con un turbinio di azioni a catena.
Gli attori in questo film sono a loro completo agio ed in splendida forma, con un Sean Connery sempre verde e con un Nicolas Cage perfetto nel suo ruolo anche un po’ ambiguo dell’incapace/ macho e che con questo film inizia una sorta di Trilogia che si chiude con Con Air e Face-Off, altri due film dove la miscela comico-azione viene ripetuta con successo. Da non dimenticare Ed Harris nella parte di un generale devoto alla patria ma anche profondamente legato ai suoi soldati, causa del suo gesto folle.
In conclusione, se volete passare una serata divertente, rilassante che allontana i vari stress, vi consiglio vivamente di vedere questo film che dal mio punto di vista è un capolavoro.
E’ proprio il caso di dirlo: è un film Prog Funky Jazz Metal, coerente nel suo genere dall’inizio alla fine!

venerdì 12 ottobre 2012

Milano Calibro 9


Regia: Fernando Di Leo
Sceneggiatura: Fernando Di Leo, Giorgio Scerbanenco
Anno: 1972
Attori: Gastone Moschin, Mario Adorf, Philippe Leroy, Lionel Stander,
           Barbara Bouchet, Frank Wolff, Luigi Pistilli, Ivo Garrani
Fotografia: Franco Villa
Musiche: Luis Bacalov e gli Osanna


Milano Calibro 9
Milano, Anni 70. A quanto pare la malavita si sta spostando verso il Nord e in particolare a Milano. Fin dall’inizio c’è un atmosfera particolare, della serie: la quiete prima della tempesta. Perché è quello che sta per succedere in una Milano plumbea. Un misterioso pacchetto contenente 300.000 dollari passa di mano in mano, ma qualcosa va storto e quei soldi diventano carta straccia. Passati tre anni, Ugo Piazza (Gastone Moschin) esce dal carcere e viene accusato dall'Americano (l'artefice del giro di soldi) di essersi impossessato dei 300.000 dollari.
Questo è un film noir (non un poliziesco, come erroneamente viene etichettato tale film da alcuni), ovvero i protagonisti sono i criminali e non i poliziotti, i punti di vista sono quindi ribaltati! E personalmente aggiungerei che la bravura di un regista di cinema noir sta nel farti diventare “simpatico” il malvivente tanto da farne il tifo per lui verso la fine del film, e non per il poliziotto di destra o di sinistra. Lungo tutto il film il ritmo è incalzante, condito da inquadrature geniali che fanno entrare lo spettatore dentro il film, fianco a fianco con i personaggi. Anche i poliziotti in qualche modo hanno il loro spazio in questo noir, con il commissario e il vicecommissario, uno reazionario, l’altro progressista. Interessante e riflessivo il dialogo fra i due, poco prima della tempesta finale. Colonna sonora maestosa, sublime, perfetta nell’accompagnare alcune scene di quiete o di violenza, che entra subito nelle cervella di un buon cultore di musica, firmata da Luis Bacalov e gli Osanna, con un inserimento di un pezzo dei New Trolls più Luis Bacalov del Concerto Grosso. Attori straordinari: da un imperscrutabile Gastone Moschin ad un egocentrico/camaleontico Mario Adorf, ad una sensuale Barbara Bouchet e ad un funzionale Lionel Stander, senza dimenticare un bravo Philippe Leroy. Ultimi venti minuti leggendari. E alla fine del film non è più chiaro chi siano i cattivi o i buoni, gli astuti o gli idioti…..
Film diretto dal giustamente rivalutato Fernando Di Leo, sceneggiato dallo stesso, sulla base di un libro di Giorgio Scerbanenco e soprattutto film seminale nel suo genere, pensando in particolare al recente "Romanzo Criminale" del 2005 e alla omonima serie televisiva.
Capolavoro del cinema italiano anni 70, storia del cinema. Con la C maiuscola.