sabato 4 febbraio 2012

Nightmare - La saga

Più o meno un anno fa, mi ero (ri)visto tutta la saga di Nightmare, eccetto l’ultimo film uscito nel 2010. Francamente non sono un grande estimatore di questa serie, è una saga che manca di senso logico (perché a mio avviso anche in un film horror ci deve essere un senso logico e l’unico capitolo che ha un minimo di senso è proprio il primo). Come tutti sapranno, i film si basano sul personaggio di Freddy Kruger, che entra nei sogni delle persone di chi abita in Elm Street (il filo conduttore di tutta la saga), il luogo dove fu ucciso Freddy Kruger.
Per quanto riguarda il primo capitolo, diretto da 
Wes Craven, del quale preferisco ben altri film, non mi piace (e di conseguenza anche gli altri capitoli non mi soddisfano) in quanto è un film che fa perno sul personaggio di Freddy Kruger (interpretato da Robert Englund), che è si innovativo come personaggio ma onestamente il film non lo trovo così terrorizzante e coinvolgente come mi aspettavo. 
Il finale poi a mio avviso lascia con un pugno di mosche in mano. Ovviamente per come finisce il primo non andavano fatti i seguiti ma per fare i soldi si sa, si fa questo e altro. Sia chiaro: a me Wes Craven piace, ma mi è piaciuto di più in altre occasioni quali per esempio “La Casa nera” “Scream”, “Red Eye” ed anche il film tv del 1985 “Sonno di ghiaccio” che ha degli evidenti difetti dovuti al fatto che è un film tv ma ha dei momenti di tensione veramente di buon livello.
In alcuni capitoli ci sono attori già famosi o attori che lo diventeranno in seguito. Infatti, nel primo capitolo c’è un giovanissimo Johnny Depp all’esordio, e d’altro canto c’è John Saxon, attore statunitense celebre per aver girato molti film polizieschi italiani degli anni70, film tanto cari a Quentin Tarantino! Nel terzo capitolo c’è la presenza di un grande attore, nel suo periodo di gavetta, che interpreta un personaggio secondario: sto parlando di Laurence Fishburne, futuro attore di film come “Matrix” (il film che gli ha dato la notorietà), “21” e l’ultimo “Predators”, senza dimenticare che a inizio carriera fu tra gli interpreti di “Apocalypse Now”.

Tornando alla saga, nel quinto e nel sesto francamente non si capisce come Freddy torni in vita, ma del resto in un certo senso lui è immortale e quindi si chiude un occhio….e poi la saga  deve finire al sesto, anzi no al settimo capitolo!
Nel quinto difatti, si raggiunge la massima comicità quando lei, la protagonista del quarto e quinto capitolo, Alice, terrorizzata dice al ragazzo: “Non so come sia tornato in vita, forse lui ha sognato se stesso”…la frase si commenta da sola……

Il sesto capitolo, per certi aspetti è il migliore paradossalmente. E’ una sorta di cinema horror-trash-comico in cui gli ultimi venti minuti sono i più sensati di tutta la saga e anche i più originali. Talmente originali che potrebbero aver influenzato gli sceneggiatori di “Matrix” e “Inception”……guardare per credere! In questo sesto capitolo vi è la presenza di Yaphet Kotto, forse attore sottovalutato che ha passato buona parte della carriera a fare filmetti ma che ha l’avuto l’onore di prendere parte a film importanti come “007 - Live and let die” del 1973 e “Alien”. Un altro film che potrebbe essere degno di nota nella carriera di Kotto (uso il condizionale perché non l’ho visto) è “Brubacker” con Robert Redford del 1980.
Il settimo capitolo, diretto dall’ideatore del primo film, Wes Craven, è quello con più classe ma ci sono delle stranezze che Craven stesso dovrebbe spiegare: per esempio la baby sitter viene uccisa ma nel momento in cui viene appunto uccisa non sta dormendo. Inoltre la storia del film nel film può risultare interessante ma a mio avviso non convince del tutto, in particolare con un finale in cui Freddy Kruger muore da pirlone nonostante sia più forte…bah!

In conclusione è una saga che consiglio a chi è giovane, spensierato, che non si pone nessun tipo di domande del perché succede questo e non quest’altro.
Un’ultima nota: ma perché tutte le saghe horror durano almeno 6-7 capitoli, come del resto è avvenuto anche per Saw-l’enigmista? C’è un motivo? A parte i soldi, perché proprio questi numeri?

7 commenti:

  1. Non è facile realizzare un buon horror. Di questa saga c'è da apprezzare comunque l'ideazione di un personaggio che, nel bene e nel male, è riuscito ad entrare nell'immaginario degli spettatori. In questo senso il primo episodio è anche quello più riuscito, proprio perchè introduce un "cattivo" notevole, ed un tema (la pericolosità dei sogni)originale ed interessante. Il resto, come accade spesso, è un reiterare sempre più stanco di formule e clichè per sfruttare economicamente un cavallo vincente, fino a quando - a fine saga - non ci si ritrova fra le mani un ronzino senza più fiato.

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  2. Beh, io ci sono cresciuto con Freddy. Adoro il primo e il terzo film, I guerrieri del sogno, ma per una questione di adolescenza. Alcuni anni fa li hanno poi riproposti in tv, e li ho rivisti tutti insieme. Naturale salvare l'ultimo capitolo di Wes Craven, mi pare si chiami Nuovo incubo, che devo però rivedere, devo capire se qualcuno ha copiato.

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  3. a Rear Window
    concordo anche se perlomeno il sesto capitolo almeno fa ridere...un buon horror comico!

    a Gegio
    si il primo e il terzo non sono male....

    Buona serata a tutti!

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  4. Il problema è che a un certo punto non si sa più bene a quali espedienti narrativi ricorrere... secondo me la saga (come gran parte delle sagne horror, vedi anche Venerdì 13) regge realmente fino al terzo.

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  5. @ crimson74
    si fino al terzo anche se il secondo è un pò buttato li....
    il quarto non è malvagio...
    e poi salverei il sesto: almeno fa ridere!
    Buona serata!

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  6. Freddy mi ha terrorizzata fin da piccola, quindi bisognerebbe levarsi il cappello davanti a Craven anche solo per aver pensato ad un simile mostro.

    Per quanto riguarda la qualità dei film, il primo mi è sempre piaciuto moltissimo e mi terrorizza ancora adesso. Da lì in poi ovviamente la qualità cala, fino ad arrivare a quel sesto capitolo che è praticamente un fumetto ma a cui comunque sono molto affezionata perché è il primo che ho visto e perché si vede Robert al naturale.
    Il "settimo" è un capitolo a sé stante, una rilettura validissima perché mette in mezzo il metacinema con un'interessante riflessione sul potere che esercita sull'immaginazione e sulla creazione di mostri.

    Ti manca però Freddy vs Jason, per completare l'opera *__^

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  7. @ Babol
    il primo può terrorizzare da piccoli, da adolescenti ma poi insomma da maggiorenni direi proprio di no.....
    il film tv che ho citato per esempio è già più "tenebroso"....
    o anche i primi mitici 10 minuti di Scream....
    Buona serata!

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