venerdì 12 ottobre 2012

Milano Calibro 9


Regia: Fernando Di Leo
Sceneggiatura: Fernando Di Leo, Giorgio Scerbanenco
Anno: 1972
Attori: Gastone Moschin, Mario Adorf, Philippe Leroy, Lionel Stander,
           Barbara Bouchet, Frank Wolff, Luigi Pistilli, Ivo Garrani
Fotografia: Franco Villa
Musiche: Luis Bacalov e gli Osanna


Milano Calibro 9
Milano, Anni 70. A quanto pare la malavita si sta spostando verso il Nord e in particolare a Milano. Fin dall’inizio c’è un atmosfera particolare, della serie: la quiete prima della tempesta. Perché è quello che sta per succedere in una Milano plumbea. Un misterioso pacchetto contenente 300.000 dollari passa di mano in mano, ma qualcosa va storto e quei soldi diventano carta straccia. Passati tre anni, Ugo Piazza (Gastone Moschin) esce dal carcere e viene accusato dall'Americano (l'artefice del giro di soldi) di essersi impossessato dei 300.000 dollari.
Questo è un film noir (non un poliziesco, come erroneamente viene etichettato tale film da alcuni), ovvero i protagonisti sono i criminali e non i poliziotti, i punti di vista sono quindi ribaltati! E personalmente aggiungerei che la bravura di un regista di cinema noir sta nel farti diventare “simpatico” il malvivente tanto da farne il tifo per lui verso la fine del film, e non per il poliziotto di destra o di sinistra. Lungo tutto il film il ritmo è incalzante, condito da inquadrature geniali che fanno entrare lo spettatore dentro il film, fianco a fianco con i personaggi. Anche i poliziotti in qualche modo hanno il loro spazio in questo noir, con il commissario e il vicecommissario, uno reazionario, l’altro progressista. Interessante e riflessivo il dialogo fra i due, poco prima della tempesta finale. Colonna sonora maestosa, sublime, perfetta nell’accompagnare alcune scene di quiete o di violenza, che entra subito nelle cervella di un buon cultore di musica, firmata da Luis Bacalov e gli Osanna, con un inserimento di un pezzo dei New Trolls più Luis Bacalov del Concerto Grosso. Attori straordinari: da un imperscrutabile Gastone Moschin ad un egocentrico/camaleontico Mario Adorf, ad una sensuale Barbara Bouchet e ad un funzionale Lionel Stander, senza dimenticare un bravo Philippe Leroy. Ultimi venti minuti leggendari. E alla fine del film non è più chiaro chi siano i cattivi o i buoni, gli astuti o gli idioti…..
Film diretto dal giustamente rivalutato Fernando Di Leo, sceneggiato dallo stesso, sulla base di un libro di Giorgio Scerbanenco e soprattutto film seminale nel suo genere, pensando in particolare al recente "Romanzo Criminale" del 2005 e alla omonima serie televisiva.
Capolavoro del cinema italiano anni 70, storia del cinema. Con la C maiuscola.  

6 commenti:

  1. Concordo sulla grandiosa colonna sonora!!

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    1. @ crimson74
      anche il resto non è male, attori e sceneggiatura non sono affatto male! :)
      Buona serata!

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  2. Concordo!
    Un film che ricostruisce molto bene le atmosfere di quel periodo storico.

    A presto!

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    1. @ Afush
      Weh!
      è da un pò che non ci sentiva....come va?
      ovviamente si concorda su questo film che in questi ultimi anni è diventato un vero e proprio Cult!
      Buona serata!

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  3. bello davvero me lo ricordo ancora!

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    1. @ rael
      film per vari tratti indimenticabile!
      Buona serata!

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