Nei mitici anni 70 in Europa ci furono film
innovativi e musica innovativa. Ed alcuni film godono di una colonna sonora a
dir poco notevole ma soprattutto diversa da quelle dei decenni precedenti.
Negli anni 70 ci fu l’era del prog e del rock, generi nuovi che diedero inizio
effettivamente ad un epoca diversa da quella precedente sostanzialmente
dominata dalla musica classica e dal jazz. Qualche sintomo c’era già stato
negli anni 60 ma è indubbio che gli anni 70 fecero da spartiacque tra il prima
e il dopo. Alcuni film quindi ne ebbero beneficio e seppero sfruttare al meglio
questo periodo musicale. Film come “Live and Let die” (Wings), “ Milano Calibro 9” di Fernando Di Leo (Luis Bacalov più gli Osanna, più
un pezzo dei New Trolls tratto dall’album Concerto Grosso, “Shadows”), “Pasqualino
Settebellezze” di Lina Wertmuller (Enzo Jannacci), “Profondo Rosso” di Dario Argento (principalmente Goblin
più qualcosa di Giorgio Gaslini) ne sono un esempio. Le colonne sonore di
stampo classico o jazz sinfonico ovviamente non scomparvero ma in questo
decennio un sostanziale cambiamento era evidente. Un esempio un po’ strambo è
quello del film di Mario Bava “5 Bambole per la Luna d’Agosto”,
dove addirittura vengono usate a fine film musiche del primo Balletto di
Bronzo. Ho detto strambo perché il film onestamente è malriuscito, per stessa
ammissione del regista: “Un film squallido, senza dubbio il peggiore che abbia mai diretto!”. Particolare la colonna sonora
di “Non
si sevizia un paperino” di Lucio Fulci; musiche tese di Riz Ortolani
alternate a musiche che fanno da contrappunto ovvero “Rhythm” di Richard
Cocciante e Ornella Vanoni con “Quei giorni insieme a te” (brano non prog per
la precisione). Curiosità: il brano “Rhythm” fu inserito anche nel film “Roma
Bene” di Carlo Lizzani. Nonostante la presenza di tale brano in questi
due film, il brano non ebbe successo. Infine anche Morricone fu influenzato dal
periodo prog-anni 70, come si può riscontrare nella colonna sonora di "AutostopRosso Sangue" di Pasquale Festa Campanile.
Non so se si è capito, ma io
sono un fan degli anni 70…….
Ps Richard Cocciante è Riccardo
Cocciante. J