domenica 19 febbraio 2023

Corsi e ricorsi storici "cinematografici"

 L'anno scorso dopo che avevo intravisto vari spezzoni in tv e famosi spezzoni doppiati in rete in maniera comica, ho finalmente visto "Gli ultimi giorni - La caduta di Hitler" del 2004. Il film mi piacque per  l'ottima interpretazione di attori in stato di grazia, scelti in modo consapevole e il buon ritmo dello scorrere degli eventi. Bruno Ganz è perfetto nella parte di Hitler, con i suoi slanci nevrotici nei confronti dei suoi soldati e allo stesso tempo tenero/affettuoso (oggi si direbbe empatico) nei loro confronti e verso la sua segretaria. 

Perché parlo di corsi e ricorsi storici? Casualmente nell'estate scorsa rivedendo alcuni sprazzi del film "I ragazzi venuti dal Brasile" del 1978 ad un certo punto rimango sorpreso della presenza di Bruno Ganz nei panni di un bravo medico che spiega la clonazione al ricercatore di nazisti interpretato dal grande Laurence Olivier. In questi ultimi anni ho visto svariati film del grande Bruno Ganz (Pane e Tulipani, L'amico americano, Nosferatu, Il cielo sopra Berlino) ma quando vidi per la prima volta il film di Schaffner vent'anni fa non sapevo chi fosse l'attore svizzero. Inoltre stiamo parlando di una sola scena, quindi è chiaro che col passare del tempo mi son dimenticato della sua comparsa in quel film. Il mio stupore riguarda il fatto che entrambi i film abbiano lo stesso tema ossia il nazismo. E che l'attore svizzero sia in entrambi i film ma in ruoli opposti. 

Bruno Ganz in "I ragazzi venuti dal Brasile"

Insomma consiglio la visione dei due film, soprattutto alle nuove generazioni che potrebbero aver visto soltanto il più recente. 

Ganz in "La caduta-gli ultimi giorni di Hitler"


sabato 21 gennaio 2023

Star Wars 3- La vendetta dei Sith

 E' un film al quale sono affezionato. Nel 2008 comprai la parabola e potevo vedere canali stranieri, in particolare da quello che ricordo canali tedeschi, polacchi e arabi. Proprio in un canale arabo vidi questo film e ogni mezz'ora c'era un commentatore arabo che analizzava il film (ovviamente parlava in arabo e non capivo nulla a parte quando diceva Obi-WanKenobi o nomi di altri personaggi). Il film veniva dato in lingua originale e non capivo molto ma ascoltare gli attori in lingua originale ha un altro sapore.

Siamo al terzo episodio della trilogia prequel e nei precedenti episodi le caratterizzazioni dei personaggi erano state fatte. Più o meno. Inoltre avendo visto i 3 episodi della prima trilogia sappiamo già come andrà a finire. E in questo terzo episodio George Lucas va dritto al sodo: c'è spazio per azione e dialoghi di chiaro studio psicologico. Quello che colpisce maggiormente è l'introspezione psicologica che c'è dietro, il gran lavoro nei dialoghi che porta il talentuoso Jedi Anakin Skywalker verso un imbuto luciferino per diventare il personaggio dark ovvero Darth Vader e una critica al popolo che si lascia “affascinare” dalla dittatura.

Ma ho scoperto da poco che non c'era solo questo. Son sempre stato affascinato dalla lotta finale tra Obi-WanKenobi e Anakin in quel pianeta, pieno di vulcani esplosivi, bello infuocato e rosso! Ecco, la cura dettagliata dei colori non è fine a se stessa come potrebbe apparire in un primo momento. La scelta dei colori non è stata casuale ma funzionale all'evoluzione della trama. Non è un caso che la lotta finale avvenga nei pressi di un vulcano: il rosso significa amore-passione (l'amore tra Anakin e la principessa Padmé Amidala; a proposito, forse non centra nulla, l'amigdala è il centro delle passioni nel nostro cervello*) ma nella lotta tra il maestro e l'allievo significa la rabbia, la violenza. Quella è l'ultima volta in cui Anakin usa la spada laser di colore blu come il suo maestro, colore che indica saggezza, lealtà, sincerità. L'imperatore Palpatine, già al lato oscuro,

L'imperatore Palpatine

usa una spada laser di color rosso e di contrappunto Mastro Yoda usa quella verde simbolo dell'armonia e dell'equilibrio. E' chiaro che nel 2005 rispetto agli esordi, ovvero il 1977, c'è stato un maggior studio sul lato estetico.

 

Mace Windu versus Palpatine

E questo utilizzo dei colori 
in modo saggio non fa altro che emozionare lo spettatore e  coinvolgerlo in maniera spiccata nello sviluppo della trama. 

A mio avviso, ottima l'interpretazione di Ewan Mc-Gregor (sarà che vedendolo in lingua originale mi son emozionato di più perché senti nella sua voce le sue delusioni che via via aumentano lungo tutto il film) e belle le musiche che accompagnano ed esaltano le due lotte finali. In una sola parola: epico!     

Ewan McGregor nei panni di Obi-Wan Kenobi. 
"I have failed you, Anakin"


Mastro Yoda



*in inglese Amygdala, quindi il cognome potrebbe non essere casuale...


giovedì 9 dicembre 2021

Suburra tutte le stagioni

Tranquilli, tranquilli qualcosa continuo a guardarla...Non scrivo da molto tempo ma negli ultimi anni ho trascorso del tempo a leggere libri di divulgazione (ad esempio “L'errore di Cartesio” di Antonio Damasio), guardare film (soprattutto dalla lista dei 1001 film da vedere prima di morire) e poche serie tv. Sia chiaro: mi piace guardare una serie tv ma inizio ad essere un po' stanco. Ho visto Black Sails, ottima serie sui pirati e probabilmente una delle serie più sottovalutate, e quando l'ho finita di vedere onestamente ero un po' stanco. Guardare una serie tv comporta una certa continuità di spreco d'energia mentale che va soppesato con il tempo usato a lavoro.

Detto questo, ho visto tutte e tre le stagioni di Suburra. Devo dire che la serie per quanto riguarda le prime due stagioni mi è piaciuta, una buona caratterizzazione dei personaggi, un buon ritmo nella messa in scena e buona interpretazione da parte di tutti gli attori (un aspetto negativo, soprattutto evidente nella seconda e terza stagione con l'ingresso di alcuni personaggi, è la mancanza di un minimo di lavoro di dizione che francamente non guasterebbe). Unica nota negativa che onestamente non viene spiegata nell'arco di tutte le stagioni è il rapporto tra Spadino e il fratello Manfredi ovvero non si conosce la causa dell'odio tra i due fratelli. Perché di fatto è uno dei fili conduttore di tutta la saga e che inciderà fino all'ultima puntata. La terza stagione è assai veloce. Composta di sole sei puntate ha un ritmo frenetico, belle scene d'azione ma fa dei salti narrativi notevoli; ci sono almeno due personaggi che spariscono d'incanto e alcuni personaggi fino alla fine della terza stagione non si capisce che direzione prenderanno, sempre a causa della non spiegazione del rapporto tra Spadino e il suo fratello (se penso alla profonda caratterizzazione del rapporto dei due fratelli in "Better Call Saul" c'è un abisso). E infine tutto quello che concerne la figura misteriosa della donna rossa è fumoso...

Insomma la terza stagione, se è veramente la stagione finale, è assai sconclusionata su alcuni fronti e non aggiungo altro sennò (s)cadrei nello spoiler. Guardate tutte le stagioni perché nel complesso meritano e fatevi la vostra idea. 

martedì 28 aprile 2020

Better Call Saul: quinta stagione


Siamo arrivati alla quinta stagione di questo spin-off. Fin dalla prima stagione questa serie ha cercato di brillare di luce propria e non di luce riflessa. Sicuramente fin dall’inizio aveva delle peculiarità in particolare la lentezza e i dettagli sul lungo campo (forse il picco di stupenda lentezza lo raggiunge nella quarta stagione, nella scena drammatica tra Mike e Werner). Per qualcuno aspetti negativi, per altri negativi. Onestamente mi aspettavo una stagione più spumeggiante con meno lungaggini anche in virtù del fatto che Bob Odenkirk aveva dichiarato che la quinta fosse la più bella. Diciamo come sono andate le cose: c’erano come al solito due binari narrativi, da una parte Mesa Verde, dall’altra il cartello. E Come al solito le emozioni si concentrano nelle ultime tre puntate. Tutto sommato la stagione mi è piaciuta ma onestamente la si sta tirando “troppo per le lunghe”… I personaggi li conosciamo ma Kim ha delle evoluzioni particolari che non so più chi sia Kim!  😊😊😊😊😊

Osservazioni personali
Credo che in Breaking Bad ci siano stati dei buchi di sceneggiatura, che di fatto portarono alla lite tra Gus Frig e Walter White. Iniziamo a ricomporre il mosaico: quando entra in scena Saul Goodman nella ottava puntata al 30 minuto dice a Jesse e Walt: “Chi vi ha mandati? Lalo?”. Jess ovviamente risponde “Chi????”. Lalo è sempre esistito ma noi non lo sapevamo o ci era sfuggito…A me era sfuggito. Siamo arrivati ad un anno da Breaking Bad e se è vero che Better Call Saul terminerà con la sesta stagione, a questo punto il possibile ricongiungimento si avvererà. Come avete capito, Lalo durante la seconda stagione è ancora vivo, quindi….Non so se torneranno Jess e Walter ma probabilmente verranno nominati in qualche dialogo…

Come tutti avranno notato Lalo è un villain incredibile, e forse per merito dell’interpretazione di Dalton, è il personaggio preferito da molti (me compreso). Riuscire a rendere simpatico un personaggio del genere ci voleva una buona follia (va dato merito a quanto pare a Peter Gould…). E comunque da questa immagine mi viene il sospetto che Vince e Peter abbiano preso spunto da Cetto La Qualunque…..

sabato 6 luglio 2019

Film della vita anni 90


Ecco a voi i miei film preferiti degli anni 90. Come potrete notare i film son quasi tutti famosi, credo che ci siano alcune sorprese e alcuni film all’epoca passati  inosservati. Partiamo da “Last action Hero”: fu un flop, e col tempo è stato ampiamente rivalutato. I motivi dell’insuccesso al botteghino non li conosco, forse la gente in quelle due-tre settimane non aveva voglia di andare al cinema😄😄😄😄. Altro caso, questa volta italiano: “OcchioPinocchio” fu un flop notevole al cinema, Francesco Nuti volle fare un film particolare, non proprio comico, la gente ovviamente si aspettava un film alla Nuti e quindi il flop fu una conseguenza. E per la cronaca stiamo parlando di uno che era veramente bravo alla macchina da presa…
L’anno prossimo vado a letto alle dieci” è uno di quei film misconosciuti che  a suo tempo ho recensito. “Codice omicidio 187” è uno di quei film sulla scuola americana da bronx con un grande Samuel Jackson. “Impiegati…male!” è l’ennesimo film cult rivalutato nel tempo: consigliato! “Il sapore della ciliegia” di Kiarostami è un film particolare ma che consiglio di vedere per capire come la mentalità di un popolo può avere un atteggiamento riguardo ad un progetto di suicidio. 
Ovviamente è una lista personale, comunque variegata, nella quale non ci sono film messi per esempio nella lista dei 1001 film da vedere. L’età dell’innocenza di Scorsese per esempio mi ha annoiato e anche i tre film sui colori di Kiesloski non mi hanno preso al 100%. Per non parlare di  Wong Kar Wai, i suoi film fatico a seguirli! Non vi sono film di Luc Besson, regista tecnicamente non male, ma i suoi film non hanno una sceneggiatura “impeccabile”. Qualcuno rimarrà stupito vedendo in questa lista film come Predator 2, I delitti del gatto nero o Blu Profondo, ma che ci volete fare, in fondo è una lista personale!


Edward mani di Forbice di Tim Burton
I delitti del gatto nero di John Harrison
Tremors
Atto di Forza di Paul Verhoeven
Linea mortale di Joel Schumacher
Quei bravi ragazzi di Martin Scorsese
Predator 2 di Stephen Hopkins
Maledetto il giorno che t’ho incontrato di Carlo Verdone
Donne con le gonne di Francesco Nuti
Le comiche di Neri Parenti
Terminator 2 di James Cameron                                         
Mio cugino Vincenzo
Thelma e Louise di Ridley Scott

La moglie del soldato di Neil Jordan
Senza Tregua di John Woo
Mio cugino Vincenzo
I trasgressori di Walter Hill
Ballroom di Baz Luhrmann
La casa nera di Wes Craven

Caro diario di Nanni Moretti
Cuba Libre di Stephen Hopkins
Last  Action Hero di John McTiernan
Un giorno di ordinaria follia di Joel  Schumacher
Un mondo perfetto di Clint Eastwood
Ricomincio da capo
America oggi di Robert Altman
Cliffangher
Demolition Man
Speed di Jan De Bont
L’ultima seduzione
OcchioPinocchio di Francesco Nuti                        
OcchioPinocchio
Intervista col vampiro di Neil Jordan
Forrest Gump
Le ali della libertà
True Lies di James Cameron
Pulp fiction di Quentin Tarantino
Apollo 13 di Ron Howard
Cosa fare a Denver quando sei morto
Dal tramonto all’alba
La scuola di Daniele Lucchetti
Goldeneye
Viaggi di nozze
Strange Days

Trainspotting
The Rock
Sergente Bilko
Scream di Wes Craven
Casinò di Martin Scorsese
Fuga da Los Angeles di John Carpenter

Codice omicidio 187   di Kevin Reynolds                                          
Codice  omicidio 187
Face-Off di John Woo
Full Monty di Peter Cattaneo
Starship Troopers di Paul Verhoeven
Tre uomini e una gamba
Con Air 





L'allievo di Brian Synger
Il sapore della ciliegia di Abbas Kiarostami
L.a Confidential

Buffalo 66
Il negoziatore
La cena dei cretini
Soldi sporchi di Sam Raimi
The Truman Show
Tutti pazzi per Mary
L’estate di Kikujiro di Takeshi Kitano
American beauty  di Sam Mendes
Impiegati…male!
Matrix
Blu profondo di Renny Harlin

Ps Come vedete nella lista c’è un film di Abbas Kiarostami. Ho visto altri film del regista iraniano e devo dire che non mi sono piaciuti. Tutti i film hanno uno stile documentaristico ma "Il sapore della ciliegia" ha una dimensione tutta sua.

martedì 21 maggio 2019

Trono di Spade_la fine (purtroppo con spoiler)


E’ giunta dopo ben otto stagioni la serie del Trono di spade(non la serie di libri da cui è tratta) alla conclusione. Come ben saprete molti fan non sono affatto contenti di questa stagione, di come si è evoluta. In effetti a mio avviso la trama in alcuni punti è frettolosa, raffazzonata si passa da una scena ad un’altra in modo quantico e non continuo, lasciando lo spettatore un po’ perplesso. Alcune scene son ben girate e dotate di una bella fotografia, causandoci un ottimo coinvolgimento emotivo. Ma manca qualcosa…..manca il filo conduttore!
Come scrissi una volta, il trono di spade è eccessivamente ricco di personaggi. Pensateci un attimo: nella quinta stagione vengono introdotti i personaggi femminili di Dorne, le Serpi della Sabbie. *****Spoiler****Una delle tre, Tyene Sand, era ancora potenzialmente viva anche se avvelenata e anche la madre Ellarya Sand. Mi sarei aspettato che Bronn facesse qualcosa o almeno un colpo di scena. Invece niente. Nell’ottava stagione non compaiono, Cersei non va nemmeno a trovarle??? E allora che senso ha fare otto stagioni se alla fine quando è finalmente ora di arrivare al dunque, acceleri (tu sceneggiatore che hai contro un sacco di fan!) e personaggi inseriti in altre stagioni, spariscono nel nulla proprio nell’ottava stagione (oltre alle Sand, anche Bronn si vede pochissimo)?? E personaggi mai visti ricompaiono di botto proprio alla fine!! La verità è che questa serie è talmente lunga che si fa fatica a ricordare da dove si è partiti, e qualcosa ci rimane impresso e qualcos’altro meno, molto meno. Pensate a Breaking Bad: cinque stagioni, qualche inserimento di qualche personaggio in più durante il proseguo delle stagioni ma senza “incasinare” il tutto!
Un altro ****Spoiler**** che poi è un mezzo spoiler: dalla profezia Cersei doveva morire ma se pensiamo a quello che succede nella sesta stagione, mi aspettavo una morte diversa se pensiamo a quello che succede nella puntata finale della sesta stagione. Ovvero rimane li come una scema ad aspettare che arrivi il drago Drogon a bruciarla??? Mi sarei aspettato un tentativo di fuga, una contromossa …invece nulla! Cersei è diventata stupida tutta in una volta, la bionda regina di mille cose è diventata pazza (accelerazione repentina dell’evoluzione del personaggio)…..e insomma contenti voi, contenti tutti…
In conclusione la serie che ci ha tenuto incollati (tra alti e bassi) al piccolo schermo è finita e noi continueremo a vivere la nostra vita, ripensando a tutte quelle volte che ci ha infuocato spiritualmente. Certo questa stagione è stata frettolosa e ha un po’ rovinato  un lavoro iniziato quasi dieci anni fa….  

domenica 14 ottobre 2018

Better Call Saul - Quarta stagione



Facciamo un riassunto: nella prima stagione c’era Jimmi (non ancora Saul) e Mike. Nella Seconda subentra Hector Salamanca. Nella terza c’è anche Gus Frig. E nella quarta? No tranquilli, Walter White non è ancora tornato….ma ormai siamo li il ricongiungimento con la serie madre è al capolinea. Son ricomparsi personaggi di Breaking Bad, legati a Jimmi/Saul. Ci sono quasi tutti.....


Ma parliamo della quarta stagione. E’ sicuramente una stagione buona, con dei momenti interessanti molto toccanti (la lettera di Chuck) e belli i flashback in cui c’è il fratello Chuck, veramente eccezionali! Ovvero due flashback uno a inizio sesta puntata e uno a inizio decima puntata. Due flashback che ci fanno capire che “non c’era nulla da fare”; tra i due fratelli non correva buon sangue, a tal punto da essere due estranei.
Eduardo SalamancaCome nella terza stagione, vi sono due binari narrativi: quello di Jimmi e quello di Gus Frig. Quello di Jimmi un po’ lento ma con qualche picco interessante (e divertente) e quello di Gus Frig, più movimentato in particolare nelle ultime due puntate, grazie all’ingresso di un nuovo personaggio che da brio, un brio alla “Breaking Bad”, ovvero Eduardo Salamanca! 

Comunque, facendo una mia personale mente locale credo la stagione migliore, quella che vive di luce propria e non riflessa, sia paradossalmente la prima, quella in cui Jimmi è ormai Saul, è li ad un passo ma poi gli autori hanno voluto dilatare per qualche anno tutto questo processo. Quella stagione dove c’era lui, sostanzialmente. Dove lui è il protagonista. Nelle ultime due stagioni chi era il protagonista? Lui, Gus Frig, Mike? I silenzi?
Better Call Saul è una serie nata per approfondire la figura dell’eccentrico avvocato, cosa riuscita nella prima stagione, ma poi a partire dalla seconda  ci sono lungaggini di sceneggiatura che francamente ancora non comprendo (per esempio non ho mai capito la sceneggiatura di quando Nacho va a casa del nerd Price a rubargli le figurine e droga).

Ovviamente ci sarà una quinta stagione, probabilmente definitiva. Non so se tornerà Walter White, la prossima stagione potrebbe anche finire un giorno prima dell’inizio di Breaking Bad o passare direttamente agli anni successivi in Nebraska.
In ogni caso non ci resta che attendere un altro anno...

Giancarlo Esposito - Gus Frig