Tra gli anni 60 e i 70 ci fu
una lento ma graduale e poi quasi violento, esponenziale spogliarsi delle
attrici nel cinema italiano, chiaro riflesso dell’evolversi del contesto
sociale di quegli anni, molto in fermento. Occorre precisare che ci furono dei
topless prima di tale fermento con “La cena delle beffe” diretto da Blasetti, considerato il
primo seno nudo ad opera di Clara Calamai nel 1941 seguito l’anno successivo dal
seno nudo di Doris Duranti nel
lungometraggio “Carmela”. Ovviamente lo scandalo fu netto (per qualcuno, per qualcun altro forse no!). Ci fu anche un seno
nudo in “Desiderio” di Rossellini, uscito nel 1946 ma all’epoca fu censurato. Facciamo un discreto salto temporale e andiamo al 1962, col film non proprio riuscito "l'Attico" di
Gianni Puccini con Tomas Milian, Philippe Leroy, Walter Chiari e la protagonista Daniela Rocca. Per l'appunto la bella attrice mostra il bel seno per un attimo di lato, mentre si veste. E' un attimo che dura un secondo secco (un bell'attimo fuggente!).
Forse il primo film dove si
“vede” nuda una donna, per intero e ovviamente di schiena, è “Madamigella di
Maupin”
diretto da Mauro Bolognini, non proprio un film memorabile ma con una
genialata: Catherine Spaak esce dalla vasca dove si sta facendo il bagno,
ovviamente nuda, ma non viene inquadrata direttamente ma attraverso il riflesso
dell’acqua. Siamo nel 1966. Sempre in quest'anno nel film "Una questione d'onore" di Luigi Zampa, ambientato in Sardegna, delle donne eseguono un ballo folkloristico intorno al protagonista Tognazzi, mostrando e strizzando il seno.
Da li in avanti arrivarono altri film dove la donna piano piano lentamente si gira mostrandoci prima "l’ombra" del seno, il seno lateralmente come ne "Il fischio al naso" di Ugo Tognazzi e "La Cina è vicina" di Marco Bellocchio, entrambi del 1967, e infine il seno frontalmente. Ormai ci siamo. Nel marzo del 1968 esce "Sequestro di persona" di Gianfranco Mingozzi, con Charlotte Rampling e Franco Nero. Proprio questi due attori fanno all'amore (ovviamente in macchina!) con primi piani del capezzolo di lei e di vicinanze delle zone intime ma per più del semplice secondo.
Da li in avanti arrivarono altri film dove la donna piano piano lentamente si gira mostrandoci prima "l’ombra" del seno, il seno lateralmente come ne "Il fischio al naso" di Ugo Tognazzi e "La Cina è vicina" di Marco Bellocchio, entrambi del 1967, e infine il seno frontalmente. Ormai ci siamo. Nel marzo del 1968 esce "Sequestro di persona" di Gianfranco Mingozzi, con Charlotte Rampling e Franco Nero. Proprio questi due attori fanno all'amore (ovviamente in macchina!) con primi piani del capezzolo di lei e di vicinanze delle zone intime ma per più del semplice secondo.
Nel 1969 inizia a farsi sul
serio: con “Vedo nudo” di Dino Risi, proprio nell’ultimo episodio, balzano
agli occhi innumerevoli seni e donne nude. In “Infanzia, vocazione e prime
esperienze di Giacomo Casanova, veneziano” del 1969 di Luigi Comencini,
proprio verso la fine del film c’è una giovane Tina Aumont che passa
furtivamente davanti alla telecamera con il folto pelo. Indimenticabile la
Berger nuda nel letto. Nel 1971 è la volta della Fenech nell’interessante “Lo
strano
vizio della signora Wardh” con addirittura una scena di
sesso e lunghi piani sequenza di lei nuda, e degli incantevoli nudi della
Antonelli nel “Merlo maschio”. Nel Settembre 1972 uscì “Non si sevizia un paperino”
con la scena incriminata della Bouchet nuda, rilassata e incurante del fatto che
si faccia portare la bevanda da un bambino (a quanto pare la scena fu girata in
controcampo e il bambino di spalle è un nano). Ovvero una splendida, ammaliante
cattiva!
E arriviamo al film che fece
scandalo ovvero “Ultimo tango a Parigi” di Bernardo Bertolucci. Film di culto,
rivalutato negli anni a venire, le scene di sesso e i vari nudi della Schneider
abbondano e fecero scalpore e di conseguenza il film non fu “capito”! Forse Bertolucci era avanti,
forse la critica era un po’ indietro (ma non mi stupisce) e forse anche il
pubblico….. In ogni caso ormai la donna era spogliata: vennero film come “Sessomatto”,
“L’infermiera”,
“La
liceale” e tanti altri, in cui la donna si mostrava senza veli, in
tutta la sua magnificenza, eleganza e bellezza disarmante.
Negli anni ancora a venire
arrivarono altri nudi, più o meno celebri, e ci fu a mio avviso una
degenerazione del fenomeno che sfociò nella serie di film culi e tette senza
trama, eccetto qualche caso.
Ps dall’altra parte dell’oceano
non conosco bene la situazione ma c’era Pam Grier che era di una bellezza
allucinante…..
Ps del ps proprio l’altro giorno
ho visto il bel film “Mafioso” di Lattuada con Sordi e Norma
Bengell, e quest’ultima brasiliana fece il primo nudo nel film “Os
Cafajestes” del 1962.
Ps del ps del ps il primo seno nudo accadde nel film "La corona di ferro" sempre diretto da Blasetti. Non viene considerato il primo seno nudo perchè l'attrice era vestita e s'intravede un pò il seno.