Gli sceneggiatori, a mio avviso, (forse sbaglierò!) non sono particolarmente famosi, vivono buona parte della loro vita “dietro le quinte”. Eppure ci sono, senza di loro gran parte della storia del cinema non esisterebbe. Rodolfo Sonego è uno di questi (come Amidei, Age e Scarpelli e altri). Tatti Sanguineti intervista più volte Sonego e ne fa un libro ricco di aneddoti, imperdibile per chi è appassionato di cinema italiano che va dagli anni 50 ai 70. Protagonisti di questo bel libro, sono Il Sonego e Alberto Sordi, il loro rapporto, nato nel 1954.
Il libro è strutturato in vari capitoli: biografia del Sonego, descrizioni fatte dal Sonego degli attori, registi e produttori, schiette e sincere (mitico quello che scrive sul Visconti in particolare riguardo al Gattopardo), Film realizzati, film non accreditati, film non realizzati (per quanto mi riguarda la parte meno interessante e anche un po’ noiosa ma questa è la prima lettura) e appendice finale.
Come ormai da esperienza personale riguardo a letture cinematografiche, tali libri vanno letti se almeno si è visto buona parte della filmografia del Sonego e del Sordi, insomma almeno “Lo scopone scientifico” e almeno un film non accreditato ovvero “Il sorpasso”. I racconti del Sonego sono un patrimonio incredibile su come nascevano i film, talvolta dal nulla! In tal senso, divertente come è nato uno degli episodi del film "Quelle strane occasioni".
Come ho già detto schietto e sincero, Sonego critica alcuni film in modo “sbagliato” perché non fatti come lui li aveva progettati come nel caso del “Gatto” di Comencini. Ovviamente ognuno ha i suoi gusti e i suoi punti di vista.
Ps questo è un libro che ho comprato appena uscito e letto immediatamente nel maggio del 2015, ma che pubblico soltanto ora perché sono stati anni di transizione.