Sul finire del 2010 riuscii a vedere tutti e tre i film tratti dal libro di Richard Matheson del 1954 "Io sono Leggenda", ovvero quello del 64, del 71 e l’ultimo uscito nel 2008.
Qui ne riporto il mio giudizio su questi tre film. Sostanzialmente, un virus ha annientato quasi tutta la popolazione mondiale. Quasi tutti son morti, altri son diventati una sorta di vampiri/zombie (vampiri perché non si possono esporre alla luce del sole di giorno, e zombie perché hanno delle caratteristiche da zombie ma questo riguarda tutti e tre i film, nel libro sono solo vampiri).
Il primo film, “L’ultimo uomo della Terra”, è quello che ricalca con maggiore fedeltà il libro con una piccola variazione nel finale. Qui il protagonista, Robert Morgan (non so perché il protagonista si chiami Morgan quando sia nel libro che nei due film successivi si chiama Robert Neville), è interpretato
dallo storico attore di film horror Vincent Price. E mi dispiace dirlo, il più "brutto" dei tre è proprio il primo. Mi dispiace perché è stato girato in Italia, con regista e cast italiano (sul regista non si sa con esattezza chi è il primo regista, insomma il vero regista ovvero se Ubaldo Ragona o Sidney Salkow), a tratti è noioso (il protagonista a tratti pensa e non parla e questo può rendere noiosa la visione) e ha un finale orribile. Peccato perché nella prima parte il film è anche convincente e coinvolgente nell’evolversi ma poi nella seconda parte oltre all’evidente basso budget si è aggiunta una sceneggiatura senza senso, figlia del fatto che si è voluti ricalcare con troppa fedeltà il libro. Inoltre si sente la mancanza d’azione che avrebbe giovato in un film del genere.
Per cui nel complesso il film raggiunge la sufficienza, considerando l’anno d’uscita. Poi ovviamente i miei criteri nel giudicare si basano molto sul finale, quindi se il finale è pessimo, senza senso, il film per me perde e non merita di essere rivisto. Interessanti le musiche jazz intorno al minuto 17.
Il film passò inosservato, ma va ricordato che fu il primo film con la presenza scenica di zombie, ben quattro anni prima del film di George A. Romero “La notte dei morti viventi”. Essendo passato inosservato non si può dire con certezza se Romero avesse visto il film oppure no…Per cui nel complesso il film raggiunge la sufficienza, considerando l’anno d’uscita. Poi ovviamente i miei criteri nel giudicare si basano molto sul finale, quindi se il finale è pessimo, senza senso, il film per me perde e non merita di essere rivisto. Interessanti le musiche jazz intorno al minuto 17.
Sia il secondo che il terzo son meno fedeli al libro, creando così possibili strade ad eventuali sceneggiature più interessanti, più libertà per storie più sensate. E in quest’ottica, il terzo è il remake del secondo. Nei due film successivi c’è più azione e per il tipo di film vi sono due attori prestanti come Charlton Heston e Will Smith che sono più adatti di Price.
Per quanto riguarda i miei gusti, quello che mi è piaciuto di più è il secondo, “The Omega Man-Occhi bianchi sul pianeta terra”, con protagonista Charlton Heston. Nel film del 71 la prima parte ha come unico personaggio solo Neville con la presenza degli esseri umani infettati dal virus e diventati zombie. Vi sono delle belle scene d’azione, belle musiche del compositore Ron Grainer che non annoiano affatto lo spettatore! Memorabile la scena in cui Heston gioca a scacchi con il busto di Cesare. Quindi bravi gli sceneggiatori a scrivere una storia che nonostante la sola presenza del protagonista non annoia lo spettatore ma, ahimè, il difetto sta negli ultimi venti minuti
che rovinano il film che poteva essere a tutti gli effetti un gioiello degli anni 70. Difatti gli ultimi venti minuti non mi convincono totalmente, nonostante alcuni continui colpi di scena, ma a mio avviso, la mia sensazione è che la sceneggiatura sia stata scritta in modo troppo frettoloso.
Il terzo, “Io sono Leggenda”, con protagonista Will Smith, come il primo ha dei flashback durante il film in cui il protagonista si ricorda degli avvenimenti disastrosi causati dal virus. A mio avviso, qui quello che non mi convince sono gli zombie o vampiri (chiamateli come volete) che sono superdotati, un modo come un altro per spendere soldi in effetti speciali. Inoltre altamente inverosimile la scena della cagna che contrasta i cani superdotati, essendo questi ultimi contagiati dal virus e altrettanto inverosimile la scena finale, per motivi riguardanti le leggi della fisica. In dvd c’è un finale alternativo, spiegato su Wikipedia, che ho trovato molto interessante e a pensarci bene più verosimile del finale originale. Comunque il film nel complesso è ben fatto, eccetto questi difetti, anche se onestamente me lo aspettavo un pelino più coinvolgente. Non male.
In conclusione direi che i film americani sono superiori al film italiano e in ogni caso consiglio la visione di tutti e tre i film, soprattutto per chi è appassionato di questo genere di film.
Il film con Will Smith non è neppure lontanamente paragonabile al libro, che è un vero Capolavoro.
RispondiEliminaGli altri due titoli, più fedeli, sono nettamente superiori.
L'ultimo non l'ho visto. I primi due sono film diversi ma egualmente interessanti. Personalmente preferisco il primo, maggiormente inquietante del secondo. Una Roma così spettrale non si è mai vista.
RispondiElimina@ MrJamesFord
RispondiEliminaIntanto buon anno!
Il libro non l'ho letto (non sono un grande lettore). Comunque il film di Smith credo che con il finale alternativo saliva di livello....
@ Rear Window
si è vero: la Roma spettrale è davvero inquietante. Di quel film non gradisco il finale che mi sembra un pò buttato li per restare fedele alla trama del libro. E concordo anche sul fatto che i primi due sono diversi ma entrambi interessanti.
Buona serata a tutti!
io ho solo letto il libro (bellissimo) e visto il primo film, anni fa, ricordo che era abbastanza angosciante e bello.
RispondiEliminapoi mi sono fermato, ma la mia dose l'ho assunta:)
preferisco assolutamente il primo.Il secondo mi ha annoiato e il terzo visto e dimenticato
RispondiEliminaciao
Ho ricordi confusi dei primi due film, ma Charlton Heston, con certe scene, ricorda troppo Il pianeta delle scimmie. Il migliore? Forse, ma quello con Vincent Price ha un suo fascino. Il film più recente invece ha troppi mezzi, troppi soldi, e si deve andare in cerca di un finale alternativo per migliorarlo.
RispondiEliminaTi dirò: per me il migliore è proprio quello con Vincent Price... ma in questo c'entra molto l'ambientazione, con il quartiere romando dell'EUR assolutamente 'lunare'...
RispondiElimina@ Ismaele
RispondiEliminaanche tu confermi che il libro è molto bello!
Però se il libro è bello, il primo film che è il più fedele al libro, non è sicuramente all'altezza. Non credo per colpa del regista o dei registi ma penso per il budget, dato che il film dura un'ora e 20! Credo un'altra mezzora in più sarebbe stato necessario per essere al livello del libro!
@ babordo76
de gustibus non disputandum est.....
@ Gegio
concordo anche se "Il pianeta delle scimmie" e "1975: Occhi bianchi sul pianeta Terra" sono due film diversi e personaggi principali diversi....
@ crimson74
si ricordo il tuo pensiero nel blog di Splinder che fra un pò andrà in pensione....
Buon serata a tutti!
Sono diversi, ma il finale de Il pianeta delle scimmie si può tranquillamente inserire in 1975. C'è una impressionante continuity
RispondiElimina@ Gegio
RispondiEliminacontinuità in che senso?
Nel senso che Il pianeta delle Scimmie-The Omega Man-Soylent Green formano un trittico di fantascienza dalle tematiche negative-catastrofiche?
Ciao!
Esattissimo!!! Il finale del Pianeta e certi monologhi del protagonista di 1975 ne fanno un personaggio unico, quasi fosse Heston a scriverne le parole più pessimiste sulla nostra umanità. Peccato che poi invecchiando sia peggiorato, vedi Bowling a Columbine.
RispondiEliminaIl romanzo di Matheson, se ricordate bene, è più horror che SF: racconta di un tizio barricato in casa che cerca di abbattere col fucile gli zombi che vogliono superare la palizzata del suo giardino. Ecco perché, per le versioni cinematografiche, bisognava inventare una storia! Nel romanzo la "storia" è troppo esigua... Dei tre film io mi ricordo solo quello con Will Smith e devo ammettere che mi è piaciuto oltremodo! La pellicola ha persino delle sfumature esistenziali... Agli amanti della letteratura "alta" consiglio un famoso romanzo di un autore nostrano suicidatosi perché da vivo non ha mai potuto pubblicare nulla: Guido Morselli. Il titolo del romanzo è "Dissipatio H.G." (Dissipatio Humani Generis); è un libro che ha attinenze con il tema qui trattato. Ciao a tutti
RispondiElimina@ Peter
RispondiEliminaBenvenuto nel mio blog cinematografico!
MA guarda il libro non l'ho letto ma dal riassunto che ho letto, non mi sembra tanto esiguo.
Il primo film ha un finale piuttosto esiguo, alquanto stupido!
Quello con Will Smith insomma, non è male, con il finale alternativo, il film avrebbe avuto più senso.....
ma Guido Morselli è stato rivalutato?
Buona domenica!