Regia: Fernando Di Leo
Sceneggiatura: Fernando Di Leo, Giorgio Scerbanenco
Anno: 1972
Attori: Gastone Moschin, Mario Adorf, Philippe Leroy, Lionel Stander,
Barbara Bouchet, Frank Wolff, Luigi Pistilli, Ivo Garrani
Fotografia: Franco Villa
Musiche: Luis Bacalov e gli Osanna
Milano, Anni 70. A quanto pare la malavita
si sta spostando verso il Nord e in particolare a Milano. Fin dall’inizio c’è
un atmosfera particolare, della serie: la quiete prima della tempesta. Perché è quello che sta per succedere in una
Milano plumbea. Un misterioso pacchetto contenente 300.000 dollari passa di
mano in mano, ma qualcosa va storto e quei soldi diventano carta straccia. Passati tre anni, Ugo
Piazza (Gastone Moschin) esce dal carcere e viene accusato dall'Americano (l'artefice del giro di soldi) di
essersi impossessato dei 300.000 dollari.
Questo è un film noir (non un poliziesco, come erroneamente viene etichettato tale film da alcuni), ovvero i
protagonisti sono i criminali e non i poliziotti, i punti di vista sono quindi ribaltati! E personalmente aggiungerei che la bravura di un regista di cinema
noir sta nel farti diventare “simpatico” il malvivente tanto da farne il tifo
per lui verso la fine del film, e non per il poliziotto di destra o di
sinistra. Lungo tutto il film il ritmo è incalzante, condito da inquadrature
geniali che fanno entrare lo spettatore dentro il film, fianco a fianco con i
personaggi. Anche i poliziotti in qualche modo hanno il loro spazio in questo
noir, con il commissario e il vicecommissario, uno reazionario, l’altro
progressista. Interessante e riflessivo il dialogo fra i due, poco prima della tempesta finale. Colonna sonora
maestosa, sublime, perfetta nell’accompagnare alcune scene di quiete o di
violenza, che entra subito nelle cervella di un buon cultore di musica, firmata
da Luis Bacalov e gli Osanna, con un inserimento di un pezzo dei New Trolls più
Luis Bacalov del Concerto Grosso. Attori straordinari: da un imperscrutabile
Gastone Moschin ad un egocentrico/camaleontico Mario Adorf, ad una sensuale
Barbara Bouchet e ad un funzionale Lionel Stander, senza dimenticare un bravo
Philippe Leroy. Ultimi venti minuti leggendari. E alla fine del film non è più
chiaro chi siano i cattivi o i buoni, gli astuti o gli idioti…..
Film diretto dal giustamente
rivalutato Fernando Di Leo, sceneggiato dallo stesso, sulla base di un libro di
Giorgio Scerbanenco e soprattutto film seminale nel suo genere, pensando in particolare al recente "Romanzo Criminale" del 2005 e alla omonima serie televisiva.
Capolavoro del cinema italiano anni 70, storia del cinema. Con
Concordo sulla grandiosa colonna sonora!!
RispondiElimina@ crimson74
Eliminaanche il resto non è male, attori e sceneggiatura non sono affatto male! :)
Buona serata!
Concordo!
RispondiEliminaUn film che ricostruisce molto bene le atmosfere di quel periodo storico.
A presto!
@ Afush
EliminaWeh!
è da un pò che non ci sentiva....come va?
ovviamente si concorda su questo film che in questi ultimi anni è diventato un vero e proprio Cult!
Buona serata!
bello davvero me lo ricordo ancora!
RispondiElimina@ rael
Eliminafilm per vari tratti indimenticabile!
Buona serata!