martedì 3 dicembre 2013

Sole a catinelle

Recentemente l’ultimo film di Luca Medici, in arte Checco Zalone, ha fatto discutere non tanto per il livello del film quanto per l’incasso. Dato che il film ha incassato in modo sproporzionato, qualcuno dice: “Il popolo non capisce un c***o di cinema”, “Siamo un popolo d’ignoranti” e così via. Da poco ho letto un articolo dove la giornalista dice che non andrà a vedere il film perché il film ha incassato troppo bene e le fa tristezza. Un po’ come se io, appassionato di musica, non ascoltassi Prince, perché ha venduto milioni di copie (per la cronaca trattasi probabilmente del più grande musicista commerciale degli ultimi trent’anni). Un ragionamento che mi lascia perplesso! Per carità, sono sempre per il libero arbitrio ma la verità sta da tutt’altra parte: noi italiani negli ultimi trent’anni siamo cresciuti in modo esterofilo e la critica, quella che di cinema ne capisce, parte dal presupposto che un film comico sia un prodotto di serie B. Facciamo un esempio lampante: nel 1972 “La prima notte di quiete” di Valerio Zurlini fu tra i campioni d’incasso in mezzo ai pugni e calci dei film di Bud Spencer e Terence Hill. Come si spiega sto fatto? Probabilmente all’epoca c’era un maggior rapporto quantità/qualità rispetto ad oggi. La gente era più curiosa. Oggi siamo inondati da serie televisive americane (per carità, le guardo anch’io ma mica tutte quelle che fanno!), i multisala sono occupati più da film stranieri che italiani, siamo tutti ahimè cresciuti con una cultura cinefila troppo americana e poco europea. L'unica caratteristica che ci lega al passato è la voglia di ridere. Da qui il successo di Zalone, a mio avviso, meritato.      
Quindi facciamo il punto della situazione: se uno non vuole vedere il film di Zalone, lo faccia non perché ha fatto un bell'incasso ma perché non gli piace l’attore in questione o non gli piace un certo tipo di comicità o vuole spendere i propri soldi, che sono limitati dato i tempi di crisi, per altri film. Il motivo perché ho visto tale film? Semplice: mi son piaciuti i precedenti due del comico pugliese. Ho deciso di vederlo io, non ho avuto comportamenti come una pecora (quello che fanno gli altri, lo faccio anch'io) e sono la stessa persona che una settimana prima dell'uscita di "Avatar", vidi con un mio amico e una coppia di donne il bel film tedesco "Soul Kitchen" (quindi in quattro in una sala, per Zalone la sala ovviamente era piena). Ed è anche ora di finirla di criticare per il solo gusto di criticare: se vogliamo che l’italiano torni ad essere meno esterofilo, dovremmo renderlo più curioso. E ci vorranno degli anni.                    

Comunque il film di Zalone l’ho trovato in palla, al livello degli altri due ma ancora con qualcosina di nuovo: il punto di forza è nell’evolversi della trama non banale condita da tante battute. Ripeto: il film fa ridere, se il tipo di comicità non piace, non andate a vederlo. E basta con i paragoni con i Totò o altri comici: sono fuori luogo e poi mica a tutti fa ridere il comico De Curtis. Ah ecco: adesso avete qualcun altro da insultare…

13 commenti:

  1. qualcuno diceva che bisogna diffidare delle persone che leggono un solo libro, l'unica critica che posso fare, non avendo visto il film, è che molti avranno visto, nell'anno solo questo film, o pochissimi altri, il problema, in fondo della sala, che per avere tre quattro sale per Zalone "mi" hanno tolto "Captain Philips", con Tom Hanks.
    per il resto: chi vuol esser lieto sia...

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    1. @ Ismaele

      Infatti! I multisala vengono usati in malo modo, dei film interessanti rimangono una settimana, e siccome non vanno bene, vengono anche levati.
      Lo stesso Avatar fu "spostato" di un mese, per non intralciare il successo del cinepanettone. Ovviamente, la colpa non è di Zalone, ma del sistema.
      Un sistema che non funziona, che non fa girare l'economia.......
      Ciao e buona giornata!

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  2. Soul Kitchen era un bellissimo film !

    Zalone non mi piace molto, ha qualche battuta interessante ma su un lungometraggio proprio non lo reggo, quindi non sono andato a vederlo.
    Che poi quest'anno sto andando pochissimo al cinema, ho visto solo Machete, Rush e La mafia uccide solo d'estate...

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    1. @ Bruno

      "Soul Kitchen" è un bel film, concordo!
      Ecco se non ti piace, non andare a vederlo Zalone.....
      "La mafia uccide solo d'estate" m'interessa, ma sto guardando come sempre cinema italiano dagli anni 50-60-70 e un po' di cinema straniero...
      "La prima notte di quiete" te lo consiglio! ;)
      Buona giornata!

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  3. Zalone mi è cordialmente antipatico, già dal 2006, quando se ne uscì con quella sorta di inno al calcio italiano che fece ballare mezza Italia; non ho mai visto un suo film, l'unica sua performance che ho apprezzato è stata l'imitazione di Vendola, obbiettivamente ben riuscita, e qualcuna delle sue 'cover' demenziali. Sono convinto possa piacere, tuttavia da qui a fare il record d'incassi ce ne passa... è questo che mi lascia basito. Capisco che il periodo non è dei migliori e la gente ha da svagarsi, ma se Zalone fa il record, secondo me c'è qualcosa che non funziona... poi ovviamente è vero che è un problema di offerta, che i produttori hanno poco coraggio e che il cinema punta molto sui comici che hanno già successo in televisione andando a colpo sicuro... certo che poi se alla gente gli dai sempre la stessa cosa, è chiaro che il 'gusto' declina e non c'è più curiosità...

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    1. @ crimson74

      Ecco il tuo commento mi sembra che denoti il classico pregiudizio che porta a non vedere quel film. Se Zalone fa il record d'incasso vuol dire che qualche merito ce l'ha....cosa intendi che qualcosa non funziona? E' colpa degli italiani che hanno gusti diversi dal tuo?
      Zalone almeno qualcosa d'innovativo la sta facendo, se poi non piace è un altro discorso.....ma per criticarlo bisogna aver visto i suoi film. Giusto? Solo così potrai dire se ti lascia basito il record d'incasso oppure no.....
      Comunque, il problema sta tutta da un'altra parte: sta nel sistema di come vengono distribuite le copie dei film.
      E poi: ma poi se fa incasso bestiale ma buon per lui.....La qualità di un film non si misura dagli incassi.
      Buona serata!

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    2. Non è che io dica che un film che fa incassi da paura vada per forza snobbato... tuttavia c'è da dire che piuttosto il problema sta nel fatto che molti pensano che siccome Zalone fa il botto d'incassi dev'essere per forza bravo. Hai ragione quando dici che se non ho visto nulla non posso giudicare, tuttavia 'a senso' se l'attore mi è antipatico non ci posso fare nulla; quanto al suo essere 'innovativo': probabilmente meglio Zalone di Boldi e De Sica, ma insomma, boh... Ha ragione poi chi ha scritto più sotto che se a Zalone vengono date tutte quelle sale e (aggiungo io) sui mezzi d'informazione si parla solo di lui, allora, scatta pure l'emulazione e un sacco di gente lo va a vedere solo perché se ne parla. Alla fine secondo me è un fenomeno di massa per la gran parte 'indotto' dai media, che con la qualità del film ha poco a che fare... Altrimenti dovrei concludere che Zalone dovrebbe essere candidato all'Oscar.

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  4. Mah, provo a dire la mia.

    Ho visto Sole a Catinelle, come ho visto gli altri due. Non li rivedrei una seconda volta (ho un altro tipo di humour), ma, come giustamente dici tu, bisogna conoscere per giudicare. E la mia critica non è rivolta né a Zalone né al regista, Gennaro Nunziante. La mia critica è rivolta alla distribuzione ed al marketing, che "premiano" alcuni prodotti (in base a cosa?) a scapito (totale) di altri. Faccio un esempio: nel multisala in cui vado di solito, Sole a Catinelle è stato in programmazione per tre settimane di fila in tutte le sale: ogni quindici minuti partiva uno spettacolo (dello stesso film!). Di contro, La Fine del Mondo, commedia che aspettavo da una vita, ha completamente saltato il turno. Di fronte a questa "imposizione", come fa lo spettatore ad avere scelta? E come si fa a parlare di "incassi" se non è possibile disinguere il merito dalla costrizione?

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  5. @ Ester Moidil

    Infatti! E' proprio questo il punto: non mi ha lasciato basito l'incasso, ma il numero di sale concesse per "Sole a catinelle"!
    "La fine del mondo" è un film che non sapevo manco che esistesse ed è un film inglese-francese, quindi non è americano. C'è una cattiva distribuzione che non fa bene all'economia italiana. Sfruttiamo meglio i multisala, se mi proponi lo stesso film in più sale la potenzialità di un multisala non viene sfruttata!
    Ma qual'è il tuo tipo di humour? Ho visto qualcosa dei Monty Pyton e onestamente li trovo bravi ma non mi fanno ridere (ho riso poche volte). D'altra parte adoro "Un pesce di nome Wanda", dove ci sono due di loro.
    Buona serata!

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  6. Che peccato, Giampaolo: ti sei guastato nel finale, dopo un articolo che avrei condiviso quasi in...Totò :-)
    Da Fellini a Totò si allarga il solco che ci divide. Ma scusa, com'è possibile parlare bene di Zalone e subito dopo dire che non ti piace il Principe? Egli è il capostipite, l'archetipo, il papà di tutta la comicità italiana del dopoguerra...Se chiedi a Zalone, probabilmente, ti confesserà che tutte le sere accende un lumino sotto l'immaginetta del Beato De Curtis...Lui come il 99, 9 % dei comici italioti. E vorrei vedere!
    Guarda che si va all'inferno per molto meno, ti avviso: e come sai, uomo avvisato mezzo salvato, ecc.
    Pentiti prima che sia tardi ok?
    Ciao.

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    1. @ Armando
      eh eh, quella frase l'ho lasciata volutamente così, per vedere se qualcuno ci cascava. E tu ci sei cascato. Io non ho scritto che non mi piace Totò, ho scritto che a qualcuno (in generale) non piace Totò. E per questo non lo critico, per certi versi lo capisco.
      A me Totò piace, ma noto che non sempre mi fa ridere o meglio in alcuni momenti la gente ride ma per cosa??? Lo reputo un grande, in ogni caso.
      Credo che ogni tanto bisogna rileggersi bene le frasi, prima di commentare.
      E per favore, non venirmi a dire, che ho scritto che non mi piace Totò. Non cercare scuse.......
      Buona serata!

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  7. @ crimson74

    Concordo su quasi tutto ma non concordo sul fatto che sia un successo indotto dai media...
    la gente va a vedere Zalone perché gli piace.
    Tranquillo, non vincerà l'Oscar, per vincerlo bisogna girare un film drammatico, non un film comico....

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  8. Ci sono cascato perché sei un subdolo blogger, ecco la verità. Che roba: mettere trappole a un decano come il sottoscritto! Sono indignato.
    Ciò non mi impedisce di farti i miei più servili auguri per tutto ciò che speri. Metti giudizio per il nuovo anno, però :-)
    A presto.

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