Regista: Franco Giraldi
Attori: Ugo Tognazzi, Senta
Berger, Silvano Tranquilli
Anno:1970
Musica: Luis Bacalov
Una coppia borghese attraversa le
giornate come se fossero la fotocopia del giorno prima: la noia caratterizza la
loro vita, sempre più monotona. Per dare una bella sterzata, provano con gli
scambi di coppia.
Purtroppo nonostante dei buoni
momenti, francamente non si capiscono le intenzioni del regista se girare una commedia
all’italiana, un dramma o addirittura farne una miscela. Dopo il buon inizio
che promette bene, i difetti del film stanno nella mancanza di ritmo, che porta
inesorabilmente a qualche sbadiglio lungo il film e qualche scena post-68 che
diluisce la storia; in altri termini, c’è qualche lungaggine, qualche colpo a vuoto e qualche dialogo scritto di fretta, mentre altri sono riusciti (come nella prima parte). Insomma
le idee c’erano, ma manca la chiave di volta. Soprattutto nel finale quando
dovrebbe colpire nel segno e si rimane con un pugno di mosche in mano… Peccato, perché gli attori principali sono in forma, perfettamente calati nella parte.
Qualcosa da salvare però c’è, a
parte l’inizio. Verso la fine c’è un momento cruciale girato bene con
mestiere: Silvano Tranquilli dialoga con la Berger, ed esegue l’ultima opera di Beethoven, la Sonata 32 Opera 111. La scena ha un suo fascino che mi ha portato a conoscenza del fatto che nell’ultima sonata di Beethoven si
sentono dei barlumi di jazz. Per cui, personalmente, è stato un momento interessante per approfondire la mia cultura musicale. E per finire, buone le musiche di
Bacalov, sempre adatte al contesto comico o drammatico.
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