Se si vuole approfondire la
propria conoscenza cinematografica, è fondamentale leggere libri di persone che
hanno fatto la storia del cinema, magari attraversando più decenni (cosa non
facile), come nel caso dell’attore poliedrico Giancarlo Giannini, abile dal
passare dal drammatico come in Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto al comico come in Sessomatto (quest'ultimo film assai importante nel prosieguo della sua carriera).
E’ un libro diverso dagli altri
che ho letto (Francesco Rosi- Roger Moore).
Parla delle sue passioni; cucina,
elettronica, fotografia e ovviamente il mestiere dell’attore. Diverso perché
spiega in modo semplice aspetti tecnici del cinema. E lo spiega in effetti come
se fosse un bambino, un bambino molto maturo! E’ diverso perché si può leggere
anche se non si è visto qualche film ricordato dal Giannini; e vi assicuro che non
è poco, la lettura si fa meno pesante. Non segue una cronologia nei vari
capitoli, c’è una alternanza di ricordi che ci portano da un periodo anni 80/90
ad un altro precedente, apparentemente senza un filo conduttore. Ma il filo
c’è: è la sua passione nel descrivere il suo modo di vivere!
Un libro ricco di aneddoti,
sugli incontri con altri attori e attrici, le amicizie e le discussioni con i
registi e talvolta l’assistere a tensioni poco piacevoli come quella tra
Zurlini e Delon sul set de “La prima notte di quiete” (chissà
perché ma avevo la sensazione di una piccola stonatura, nonostante il film sia
ottimo).
Concludo con un dialogo tra
Marcello Mastroianni e lui stesso, due modi di approcciare nella recitazione praticamente opposti:
“Fottitene di capire, quando io ho fatto La notte di Antonioni, non ci ho capito niente, eppure è stato un
grande successo. Lascia fare ai registi. Che alla fine si arrangiano sempre.”
Ecco anch’io non c’ho capito nulla di quel film.. J
Ps nel libro non ha parlato mai
una volta del film Terra bruciata del 1999. Evidentemente non gli è piaciuto!
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