domenica 11 agosto 2013

Prime impressioni su Valerio Zurlini

Qualche tempo fa mi son imbattuto in un film particolare, che all’epoca fu anche fra i campioni d’incasso ovvero “La prima notte di quiete”, diretto dal regista Valerio Zurlini. L’impatto con il film è notevole: fotografia grigia, cast perfetto e inquadrature che lasciano il segno. Decido così di conoscere meglio la filmografia del Zurlini, un regista forse un po’ dimenticato. Quindi guardo “Cronaca familiare”, “Le ragazze di San Frediano” e “Estate violenta”.
In “Cronaca familiare” sono notevoli alcune inquadrature, soprattutto balza agli occhi il voler dare profondità con una prospettiva d’angolo, che da l’idea dello stato d’animo del protagonista (in tal caso interpretato da uno splendido Marcello Mastroianni) che subito si ripercuote sullo spettatore. L’impatto visivo ed emotivo è netto, e lo si sente. Tuttavia devo essere onesto: certi tempi li ho trovati eccessivamente lenti e un po’ pesanti, rendendo poco fluida la trama, a differenza del film del 72 che ho trovato assai scorrevole. Anche alcune scene di “Estate violenta”, il suo secondo lungometraggio, sono girate in modo meticoloso-maniacale, come quella in cui vi è un ottimo Enrico Maria Salerno, dando prova di una certa maturità.

In conclusione, prima o poi parlerò sicuramente de “La prima notte di quiete” ed eventualmente di altri film che non ho ancora visto come “La ragazza con la valigia” (nella lista dei 100 film italiani da salvare) o “Il deserto dei tartari”.

Marcello Mastroianni in "Cronaca Familiare"; notare la prospettiva d'angolo

6 commenti:

  1. Qualche considerazione.
    Zurlini è sicuramente un regista da recuperare, troppo spesso (colpevolmente) dimenticato.
    A proposito di "Cronaca familiare", bisogna ricordare la matrice letteraria anche per spiegare magari un ritmo più introspettivo: è tratto infatti dall'omonimo romanzo di Vasco Pratolini, come pure "Le ragazze..."
    "La ragazza con la valigia", con una splendida Cardinale, è molto bello: un ritratto femminile davvero incisivo che lascia il segno in un cinema piuttosto misogino com il nostro.
    Però, Giampa, quando dici che è nella "lista dei 100 film da salvare" dovresti sempre ricordare chi ha fatto questa benedetta lista: mi pare che se ne è parlato in passato, ma sai quante liste (listine, listone, listacce) esistono sul web e non? Dobbiamo tutti ricordarle a memoria e sapere di quale parli?
    Un saluto cinefilo, a presto.

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    1. @ Armando
      hai ragione nel ricordare l'ispirazione letteraria di Vasco Pratolini. Infatti avrei dovuto scriverlo....
      Sulla lista faccio il link che appunto mi son dimenticato di fare.....
      Buon Agosto carissimo!

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  2. Zurlini l'ho "scoperto" da qualche anno, è davvero bravo, ha fatto pochi film, ma buonissimi.

    continua le visioni, sarai sorpreso dalla bellezza

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    1. @ Ismaele

      ovviamente continuerò....me ne mancano 4 film della sua filmografia.
      Comunque dei film "extra" ho visto "Gli occhiali d'oro" diretto da Giuliano Montaldo del 1987. Qualche sua idea o anche una sola sua idea è stata ripresa nella sceneggiatura.
      C'è da dire che se ne è andato via presto, e qualche progetto purtroppo non è andato in porto.
      Buonanotte!

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  3. Io ho visto Il Deserto dei Tartari, che peraltro non ricordo per niente...

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    1. @ crimson74

      Bè allora riguardalo! :)
      Del buon Zurlini hai visto qualcos'altro e se si, ti è piaciuto?
      Ciao!

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