Ideatore: Vince Gilligan
Attori: Bryan Cranston, Aaron
Paul, Anna Gunn, Dean Norris, Betsy Brandt, RJ Mitte, Bob Hodenkirk, Giancarlo
Esposito, Jonathan Banks.
Alternando la visione di vari
film e prendendomi una pausa da Dexter, mi sono imbattuto in Breaking Bad,
altra serie televisiva di culto.
Trama: Un professore di chimica, Walter White,
ha i mesi, anni contati per via di un male incurabile ai
polmoni. Decide di dare una brusca sterzata al suo stile di vita abbastanza
tranquillo e monotono, producendo metanfetamine con un suo ex alunno, Jesse
Pinkman, che di chimica non ne capisce un bel nulla. Nascerà fra i due un rapporto di amicizia, di odio, di amicizia
etc. etc.
La prima stagione consta di
sole sette puntate, in seguito allo sciopero dei sceneggiatori ma è una
stagione importante perché serve per la caratterizzazione dei personaggi. Nelle
successive stagioni, ci sono le conseguenti evoluzioni dei personaggi ed in
particolare quella del protagonista Walter White, un vero dottor Jekyll e Mr Hide
dei giorni nostri. Incredibile la sua evoluzione, la sua metamorfosi
durante il proseguo delle stagioni, un continuo lottare fra lui (quello che era prima) e il suo alter-ego (quello che sta diventando) che non può che appassionare lo spettatore. Caratteristica principale e peculiare di questa serie, è la sapiente alternanza tra parti calme e le parti esplosive che talvolta arrivano come un fulmine a ciel sereno. A differenza di altre serie (come per esempio Dexter), le stagioni sono consequenziali, quindi in un certo senso, le cinque stagioni potrebbero essere viste come un’unica bestiale stagione. Ovviamente, ci sono personaggi che vanno e vengono: geniale l’eccentrico avvocato Saul Goodman che dà brio a questa serie dalla seconda stagione in poi, quello che in effetti manca un po’ nella prima serie che ha soprattutto l’importanza di essere introduttiva. Altro punto di forza di questa serie, sono i notevoli dialoghi e le digressioni temporali che rendono ancora più interessante e avvolgente tutto l’iter narrativo.
durante il proseguo delle stagioni, un continuo lottare fra lui (quello che era prima) e il suo alter-ego (quello che sta diventando) che non può che appassionare lo spettatore. Caratteristica principale e peculiare di questa serie, è la sapiente alternanza tra parti calme e le parti esplosive che talvolta arrivano come un fulmine a ciel sereno. A differenza di altre serie (come per esempio Dexter), le stagioni sono consequenziali, quindi in un certo senso, le cinque stagioni potrebbero essere viste come un’unica bestiale stagione. Ovviamente, ci sono personaggi che vanno e vengono: geniale l’eccentrico avvocato Saul Goodman che dà brio a questa serie dalla seconda stagione in poi, quello che in effetti manca un po’ nella prima serie che ha soprattutto l’importanza di essere introduttiva. Altro punto di forza di questa serie, sono i notevoli dialoghi e le digressioni temporali che rendono ancora più interessante e avvolgente tutto l’iter narrativo.
A mio avviso, unico neo qualche
tempo lento che trovo morto, che allunga-dilata la serie e che appesantisce (per
esempio la decima puntata della terza stagione). Una curiosità: nell’ultima
puntata della terza stagione si sente “Crapa pelada” del Quartetto Cetra, un
grande omaggio.
Ottima l’interpretazione del
protagonista Bryan Cranston, attore rilanciato anche nel mondo del cinema grazie
a questa serie in film come “Argo” e “Drive”. Ma anche tutto il resto del cast è all’altezza
del protagonista, come per esempio Aaron Paul che grazie alla sua
interpretazione i sceneggiatori decisero di non fare morire il suo personaggio
nella prima stagione. E non dimentichiamoci di Giancarlo Esposito! La sua
interpretazione da personaggio dallo sguardo imperscrutabile, misurato e al
tempo stesso uomo senza scrupoli è notevole. In ogni caso, non è un personaggio
negativo: ha un suo codice.
Per ora ho visto le prime
quattro stagioni e mi manca la quinta e definitiva stagione, dove credo
verranno svelati gli ultimi misteriosi segreti.
In ogni caso, se pensate di avere delle potenzialità nascoste, se avete voglia di una vita rocambolesca, guardatevi questa geniale serie, però non mettevi a produrre droga, soprattutto se
avete un cognato poliziotto…
L'ho seguita su Rai 4: le prime due serie molto 'forti', specie la prima, poi mi sembra essere calata, ha perso di originalità...
RispondiElimina@ crimson74
EliminaBé calata non direi, specie per quanto riguarda la terza stagione che è quella che preferisco.
Direi la quarta un pò cala, specie la prima parte ma poi si riprende nelle ultime puntate.....
Ora un pò di pausa, e poi guarderò la quinta!
Buona serata!
Non mi sono mai interessata a questa serie, ma senza un motivo preciso. La tua recensione e il seguito che ha da tempo dovrebbero invogliarmi e invece... sarà l'odio verso i professori di chimica?
RispondiElimina@ Ester Moidil
EliminaProva a guardarla, tra l'altro una serie assai premiata.....
poi non so l'odio verso i prof di chimica quanto conta nel tuo caso....infatti Walt e Jesse litigano spesso!!!!
Buona giornata!
Sono reduce dalla maratona di tutte e 5 le stagioni della serie e devo dire che l'ho trovata straordinaria. Avvicente la discesa agli inferi del protagonista, da dimesso professore liceale a genio del crimine. Tutto è su livelli altissimi a cominciare dalla scrittura e dalle interpretazioni gigantesche. Non so se sai ma Anthony Hopkins ha scritto una lettera a Bryan Cranston facendogli i complimenti per il suo lavoro... a detta sua il migliore che abbia mai visto:
RispondiEliminahttp://www.bestmovie.it/news/anthony-hopkins-commosso-da-breaking-bad-scrive-a-bryan-cranston-sei-un-grande/257228/
@ Rear Window
EliminaBentornato!
Si serie straordinaria fino alla fine.....
si sapevo di Anthony Hopkins che ha visto la serie in due settimane e poi ha scritto la lettera. In effetti "Breaking Bad" anno dopo anno ha accumulato sempre più fan, e il passaparola ha creato i suoi effetti....:)
Ciao!