Più o meno è andata così....come nella favola di Cenerentola.......la falena sta a Cr7 come la fata Smemorina sta a Cenerentola!
Per la cronaca il Portogallo ha vinto gli Europei di calcio 2016!
lunedì 11 luglio 2016
La favola.......
domenica 22 maggio 2016
Better Call Saul - Season Two
Anno: 2016
Attori: Bob Odenkirk, Rhea Seehorn, Micheal Mando, Jonathan Banks, Micheal Mkean, Mark Margolis
E’
passato un anno dalla prima interessante stagione e personalmente la mia è
stata una lunga attesa. Attesa ripagata? In parte, soltanto in parte. Questa
seconda stagione ha seguito la strada tracciata dalla prima stagione ma
dilatandola all’eccesso portando ad una conseguenza inevitabile: che di fatto
nella seconda stagione non succede nulla! Quello che avviene sostanzialmente è
un ulteriore approfondimento della caratterizzazione dei personaggi,
soprattutto sull’origine del conflitto tra Jim e Chuck. E per come si era
conclusa la prima stagione, mi sarei aspettato la trasformazione di Jim in Saul
Goodman.
Per
carità: è una caratteristica tipica dei sceneggiatori quella di “allungare” le
puntate ma qui si tende all’esagerazione. E per fortuna qualcosa di concentrato
vi è nelle due ultime puntate. D’altro canto tutto è girato con una classe
cristallina, con inquadrature ottime, perfette.
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Rhea Seehorn |
Tornando
al discorso sull’approfondimento dei personaggi, la novità interessante è che il
protagonista rimane sempre Jim ma viene dato a Kim la sua adorabile compagna
(della serie “Caro Jimmi, ma quando ti ricapita una donna così???”) più spazio
e anche a suo fratello Chuck. Per quanto riguarda il reparto “messicano” le
prime due puntate non ne ho capito il senso logico, nella quinta puntata c’è il ritorno di Hector
Salamanca e nell’ultima puntata si intuisce (o almeno credo) che Gus Frig
tornerà….e per forza che torna……
Insomma
ci toccherà aspettare la terza stagione, sperando che effettivamente qualcosa succeda
e che tutto si amalgami perché le due–tre strade si congiungano in una…
venerdì 25 marzo 2016
Prime tre stagioni: Il trono di spade
Per pura e semplice curiosità ho voluto continuare a vedere il trono di spade che tanto appassiona milioni di lettori e milioni di spettatori.
Francamente mi sembra una serie furba, basata sull'aumento/incasinamento dei personaggi e sull'intrecciarsi delle varie trame. Insomma sembra che questa serie arriverà addirittura alla settima se non all'ottava stagione.
Faccio un riassunto delle prime tre stagioni purtroppo con spoiler.
Prima stagione: Lady Stark è una donna che decide di accusare Tyrion Lannister della caduta del figlio da una torre un pelino alta.
Seconda stagione: Lady Stark, non si capisce per quale motivo, lascia andare Jaime Lannister accompagnato da una biondona con le palle cubiche.
domenica 20 dicembre 2015
Game of Thrones - prima stagione e vignetta
Serie di successo, il Trono di Spade, decisi un mesetto fa di dargli uno sguardo.
Ho guardato in modo quasi faticoso tutta la prima stagione e ne sono rimasto deluso. Sostanzialmente la sceneggiatura non è noiosa, l'atmosfera fantasy e di tipo medievale è affascinante ma alcuni personaggi li ho trovati senza un briciolo di intelligenza. A meno che non venga spiegata qualcosa nelle successive stagioni, molti aspetti della sceneggiatura li ho trovati stupidi.
mercoledì 18 novembre 2015
Spectre
Regia: Sam Mendes
Anno: 2015
Attori: Daniel Craig, Léa Seydoux, Christoph Waltz, Monica Bellucci, Dave Bautista
Siamo arrivati al 24 capitolo
della saga (sempre escludendo “Mai dire mai”) e il quarto
interpretato da Daniel Craig, e forse l’ultimo.
Sostanzialmente questo capitolo
dell’agente segreto più figo al mondo, non aggiunge nulla di nuovo ai
precedenti e la sceneggiatura è anche un po’ forzata, se non pasticciata. Con
quest’ultimo capitolo si è voluti chiudere un cerchio iniziato con “Casino
Royale”, continuato con “Quantum of Solace” e “Skyfall”. Si è partiti
con un 007 alle prime armi, che non gliene importa niente del Vodka Martini
agitato non mescolato, cinico, senza scrupoli fino a portarlo a cambiargli idea
sulla sua vita. Tutto questo emerge nella scena finale che non voglio rivelare.
Per questo motivo potrebbe essere l’ultima volta di Daniel Craig e forse anche
dello stesso personaggio ovvero 007.
Parlando del film in questione,
bella fotografia, bei paesaggi e belle scene d’azione come quella girata a
Roma, inseguimento mozzafiato di Mr. Hinx (Dave Bautista) su 007, il tutto sempre sapientemente alternato a spunti comici. Questa volta il cattivo è
toccato al buon Christoph Waltz, e qua c’è principalmente il difetto del film:
si vede in poche circostanze.
Dal mio punto di vista, da fan di 007, avendo visto tutti i film, posso
dire che è un film che raggiunge la sufficienza ma non va oltre dato che la
sensazione di minestra riscaldata è quasi lampante. Ah giusto la bond girl, Léa Seydoux: si
mi è piaciuta, bel seno e bel fisico e sul brano colonna sonora di Sam Smith direi che
“Skyfall” di Adele era meglio…
mercoledì 28 ottobre 2015
Fatti coatti (o quasi) di Carlo Verdone
Dopo vari anni riprendo in mano
questo libro di cui avevo letto qualche capitolo e decido di leggerlo tutto,
come si deve.
Verdone è uno dei miei idoli
della mia adolescenza. In effetti certi pomeriggi son risultati meno noiosi del
previsto grazie alla visione di alcuni suoi film come “Un sacco bello”, “Bianco
rosso e Verdone”, “Borotalco”. Non per niente il blog
s’intitola Il cinema di Sacco Bello Pascoski!
Nella prima parte ci sono ricordi
della sua infanzia, adolescenza, parenti. Aneddoti divertenti si trovano in
capitoli quali “Norman e Jane”, “Il primo successo e il primo insuccesso”. Da
questi aneddoti è chiaro che la sua vita è già un film! Nella seconda parte
parla del suo avvicinamento al mondo del teatro e cinema, l’incontro
(importantissimo per la sua carriera cinematografica) con Sergio Leone. “Un par
de mutande” è uno dei capitoli più esilaranti del libro, dove si conosce il
lato duro dell’indimenticato regista di “Il buono, il brutto, il cattivo”. Il
libro si conclude con il punto della situazione (è del 1999), sua e della crisi
del cinema italiano, e con dei pensieri soprattutto attuali. Forse avrebbe
potuto scrivere qual cosina di più riguardo ai suoi film, qualche pagina in più
nell’ultimo capitolo che trovo interessante ma ho avuto come la sensazione che
si sia fermato nella scrittura proprio sul più bello.
Consigliato per chi è fan
dell’attore romano, ma anche per chi non è cinefilo al 100%, ovvero non è
necessario aver visto “2001 Odissea nello spazio” di
Kubrick o “La prima notte di quiete” di Valerio Zurlini per apprezzare
questo simpatico libro.
domenica 18 ottobre 2015
Suburra
Regista: Stefano Sollima
Attori: Alessandro Borghi,
Claudio Amendola, Pierfrancesco Favino, Elio Germano, Greta Scarano, Giulia Elettra Gorietti
Dato che c’era il CinemaDays,
ho pensato di approfittarne per vedere almeno un film. Ho deciso per Suburra,
tratto dal romanzo di Carlo Bonini e Giancarlo De Cataldo, per la regia di
Stefano Sollima che ho apprezzato sia
nella serie Romanzo Criminale che nel film ACAB.
Suburra narra di colluttazioni
varie tra politici, criminali, prostitute e chiesa. L’intreccio di personaggi
che creano un vortice burrascoso è coinvolgente e visivamente bello, grazie
anche la fotografia cupa e musiche “pesanti”…
Buona l’interpretazione degli
attori, ritmo incalzante ma alla fine dopo due ore di sparatorie, scene di
sesso, si rimane con quella sensazione d’incompiuto, di mancanza di una chiave
di volta. Mi dispiace parlare così, dato che sono un appassionato del cinema di
genere, ma ho visto un film con troppi personaggi, e con qualche scena
inverosimile (che mi è piaciuta ma tralasciano la causa ed effetto). La messa in
scena è assai “penetrante” verso gli occhi, un bell’impatto visivo ma c’è
troppa carne al fuoco; per dirla semplice, belle scene ma sceneggiatura
raffazzonata. Difatti sostanzialmente la chiesa che c’entra con il plot?
Francamente non si capisce e alcuni nodi narrativi non vengono spiegati bene
(suppongo che venga fatto nel libro).
Per molti è già un quasi-cult,
per me è un occasione sprecata. Forse il soggetto si presta più ad una serie
televisiva che non ad un film. Qualche scena memorabile da salvare c’è, ma
quando si ha la sensazione di aver visto un minestrone di tante buone idee, ma
legate in modo forzato, il risultato non è negativo ma neanche positivo.
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