Regia: Ridley Scott
Sceneggiatura: Dan O'Bannon
Anno: 1979
Attori: Sigourney Weaver, Ian Holm ,Tom Skerritt, Yaphet Kotto, John Hurt
Musiche: Jerry Goldsmith
Ora come ora la saga di Alien è composta da quattro film di cui i primi due sono chiaramente i più belli (chi non fosse d’accordo, si faccia una bella passeggiata rilassante di20 Km ). Il primo è come sempre il primo, quindi per certi aspetti il migliore.
Il primo fu girato da Ridley Scott e narra la storia di un equipaggio che viene risvegliato dall’ibernazione mentre sono in viaggio verso casa sulla loro astronave Nostromo. Perchè vengono svegliati? Sembra che sia stato recepito dall’astronave un messaggio di SOS da un pianeta. Le regole sono chiare: se non ci si ferma, niente stipendio, il contratto è chiaro. Per cui alcuni di loro ovvero il capitano Dallas (interpretato da Tom Skerritt), Kane e Lambert (una donna) vanno nel pianeta in soccorso di non sa chi/che cosa, e uno di loro, Kane, viene attaccato da uno strano essere (il face hugger), una sorta di parassita che si attacca frontalmente alla vittima. La situazione è drammatica: al loro ritorno, tuttavia, come vuole la prassi, il tenente Ripley, interpretata magistralmente da Sigourney Weaver, di fatto non vuole farli entrare onde evitare eventuali contagi. Tuttavia il medico Ash (interpretato da Ian Holm), che in realtà è un androide ad insaputa di tutto l’equipaggio, li fa entrare e da
qui il film prende una nuova piega; nascono i primi malumori, le prime tensioni in gruppo fino ad arrivare alla terribile verità: il povero Kane è stato “messo incinta” dal face hugger (che come l’ape che ci punge, poi muore) e quindi porta dentro di sé un alieno che prima sfonda il torace del povero Kane e poi nel giro di poche ore diventa più alto di due metri. Inoltre è un essere basato sul silicio (e non sul carbonio come noi esseri umani) ed al posto del sangue ha dell’acido. Sceneggiatura: Dan O'Bannon
Anno: 1979
Attori: Sigourney Weaver, Ian Holm ,Tom Skerritt, Yaphet Kotto, John Hurt
Musiche: Jerry Goldsmith
Ora come ora la saga di Alien è composta da quattro film di cui i primi due sono chiaramente i più belli (chi non fosse d’accordo, si faccia una bella passeggiata rilassante di
Il primo fu girato da Ridley Scott e narra la storia di un equipaggio che viene risvegliato dall’ibernazione mentre sono in viaggio verso casa sulla loro astronave Nostromo. Perchè vengono svegliati? Sembra che sia stato recepito dall’astronave un messaggio di SOS da un pianeta. Le regole sono chiare: se non ci si ferma, niente stipendio, il contratto è chiaro. Per cui alcuni di loro ovvero il capitano Dallas (interpretato da Tom Skerritt), Kane e Lambert (una donna) vanno nel pianeta in soccorso di non sa chi/che cosa, e uno di loro, Kane, viene attaccato da uno strano essere (il face hugger), una sorta di parassita che si attacca frontalmente alla vittima. La situazione è drammatica: al loro ritorno, tuttavia, come vuole la prassi, il tenente Ripley, interpretata magistralmente da Sigourney Weaver, di fatto non vuole farli entrare onde evitare eventuali contagi. Tuttavia il medico Ash (interpretato da Ian Holm), che in realtà è un androide ad insaputa di tutto l’equipaggio, li fa entrare e da
E’ un film ricco di tensione, appunto, in quanto l’alien sembra che arrivi da un momento all’altro e difatti l’alien fa fuori ad uno ad uno i vari membri facendo salire così la tensione sia ai personaggi che ai noi spettatori. ***Spoiler*** Come tutti sanno l’unica che riesce a salvarsi è Ripley insieme al suo amato gatto Jones. Il finale è un qualcosa di pazzesco, frenetico e schizoide allo stesso tempo: Ripley è rimasta da sola e si gioca la carta dell’autodistruzione dell’astronave…. “Attenzione:mancano 5 minuti all’autodistruzione”. Che frase! La pelle d’oca è assicurata! E poi con la voce seria e fredda del Computer di Bordo ovvero Mother, la tensione sale alle stelle. Poi subito dopo tenta di disinserire l’autodistruzione ma ormai è troppo tardi e non rimane altro che andare nella navetta di salvataggio: tutto sembra finito e invece no, l’alien è lì, con lei e il gatto, un po’ tramortito. Con grande sangue freddo l’alien viene buttato fuori da Ripley che così può finalmente ibernarsi per un sonno lungo e tranquillo insieme al suo gatto Jones.
Curiosità:
-Ridley Scott non voleva che Rypley sopravvivesse.
-Il disegno di Alien è stato partorito dalla mente di Hans Ruedy Giger il quale, quando non era ancora celebre, fece la copertina dell’album “Brain Salad Surgery” degli EmersonLakePalmer del 1973.
film indimenticabili
RispondiEliminami sono divertito (settembre ultimoscorso) a confrontare la serie di Alien con quella del Padrino
http://ilbibliofilo.wordpress.it/2011/09/26/alien-contro-il-padrino/
Ehhh, se Ripley fosse morta come voleva Scott...
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