martedì 29 novembre 2011

L'altra faccia del pianeta delle scimmie / Fuga dal pianeta delle scimmie

Regista: Ted Post
Anno: 1970
Attori: Charlton Heston, James Franciscus, Roddy McDowall

Il seguito del bel film del 1968 è per certi aspetti banale, potenzialmente anche un bel seguito ma le buone idee vengono sprecate nel nulla. Uscito nel 1970, sia con cambio alla regia che nella direzione delle musiche, ha una buona impostazione iniziale, un buon input con l’arrivo dell’altra navicella. C’è un nuovo protagonista, Brent (James Franciscus) alla ricerca del mitico personaggio Taylor (sempre interpretato da Charlton Heston, qui in questo seguito altamente sprecato!). Il film ha delle ingenuità sconcertanti come a metà film (lei Zira, la scimmia scienziata, apre la porta del camioncino in modo poco realistico) e i dialoghi li ho trovati un po’ senza senso, fatti giusto per allungare il film (che già di suo è corto).

In questo seguito manca buona parte  della tensione emotiva che c’era nel primo capitolo anche se nella prima parte il film non è malvagio, soprattutto perché segue (o tenta di seguire) lo stile del precedente capitolo. Alcune battute finali le ho trovate senza senso e soprattutto l’impostazione nella seconda parte alquanto insensata. Ovvero: si scopre che c’è ancora una sorta di razza umana, (guardate il film e lo capirete) che agisce in modo del tutto folle, malato fino alla fine del film. Le musiche non sono affatto brutte soprattutto per un semplice motivo: ricordano in modo netto Jerry Goldsmith e Edgar Varese (ascoltatevi "Hyperprism" e capirete). In definitiva, tirando le somme, il film è deludente, poteva essere impostato meglio, magari dando più spazio a Taylor ed eventualmente scrivendo una sceneggiatura diversa: Taylor che provava a insegnare a parlare agli umani e chissà magari cercare un punto d’incontro con le scimmie o eventuali guerre.

             L'altra faccia del pianeta delle scimmie

Regia: Don Taylor
Anno: 1971
Attori: Roddy McDowall, Eric Braeden


Nel terzo capitolo del 1971 c’è un netto miglioramento rispetto al secondo. Torna alle musiche Jerry Goldsmith e la differenza si sente! Il film è ben impostato, ovviamente sulla fine del secondo: le scimmie, protagoniste del primo capitolo, Zira e Cornelius, insieme al dottor Milo, riescono a scappare dalla Terra e vengono  scaraventate temporalmente all’indietro fino ai giorni nostri. Il film offre alcuni spunti di riflessione sui quali si potrebbe scrivere vagonate di pagine senza ottenere nulla di certo: ovvero se per esempio ci si ritrovasse negli anni 20 di fronte a Hitler che si farebbe? Lo si ammazzerebbe o lo si farebbe ragionare? Tutte ipotesi, nient’altro che ipotesi. E inoltre: quanti futuri esistono?

Per farla breve, il film è ben diretto, scorrevole nella sua evoluzione, senza punti morti fino al finale drammatico ma non totalmente disastroso e triste. C’è tutto sommato un lieto fine. Consigliato!



Ps Nel terzo capitolo il dottor Hasslein, che veniva solo citato nei primi due capitoli, viene interpretato in modo magistrale da Eric Braeden che negli anni 80 in poi divenne famoso per l’interpretazione del personaggio Victor della soap opera “The Young and the Restless”, nota in Italia come “Febbre D’amore”.





Nessun commento:

Posta un commento