Regia: James Cameron
Sceneggiatura: James Cameron
Anno: 1986
Attori: Sigourney Weaver, Lance Henriksen, Michael Biehn, Bill Paxton
Il secondo film è un splendido continuo, girato da James Cameron, in cui Ripley va, insieme a dei marines, nel pianeta del primo incontro con l’alien dove è stata installata una colonia umana. Da un po’ di tempo si è perso qualsiasi contatto con questo pianeta, per cui è necessario un sopralluogo da parte dei marines, coadiuvati da Ripley. Va detto che in questo seguito vi è essenzialmente molta più azione e gli alien si vedono di più rispetto al primo. Tornando alla trama del film, Ripley deve semplicemente aiutare i marines, deve dar loro i giusti consigli per fronteggiare al meglio i temibili alien. Anche in questo caso lei si salva assieme ad un marines, a Bishop (un androide, però in tal caso non progettato a scopi dannosi) e una bambina di nome Newt.
In questo seguito, forse emerge ancora di più, l'aspetto femminile del personaggio di Ripley. Durante la visione del film, spicca l'incredibile forza d’animo che la porta a far di tutto per salvare la bambina e questo rende il personaggio di Ripley leggendario, una donna dotata di supermaternità, insomma. E per fare questo bisogna essere femminili, a mio avviso una donna poco femminile si sarebbe tirata indietro. A parlare, a dire cazzate son brave quasi tutte poi quando è il momento di tirar fuori le palle si tirano indietro. Ecco Ripley è una donna sensibile, appunto, che quando la situazione precipita prende subito le redini del comando e quindi tira fuori le palle al momento giusto a differenza di molte ragazze che le tirano al momento sbagliato, giusto per umiliare qualche maschietto che magari secondo loro gli hanno fatto qualche torto. Inoltre, verso la fine del film, chiede scusa a Bishop in quanto lei stessa aveva dubitato dell’androide, memore dell’androide malfunzionante/malvagio Ash, a testimonianza del tatto femminile di questa donna.
Sceneggiatura: James Cameron
Anno: 1986
Attori: Sigourney Weaver, Lance Henriksen, Michael Biehn, Bill Paxton
Il secondo film è un splendido continuo, girato da James Cameron, in cui Ripley va, insieme a dei marines, nel pianeta del primo incontro con l’alien dove è stata installata una colonia umana. Da un po’ di tempo si è perso qualsiasi contatto con questo pianeta, per cui è necessario un sopralluogo da parte dei marines, coadiuvati da Ripley. Va detto che in questo seguito vi è essenzialmente molta più azione e gli alien si vedono di più rispetto al primo. Tornando alla trama del film, Ripley deve semplicemente aiutare i marines, deve dar loro i giusti consigli per fronteggiare al meglio i temibili alien. Anche in questo caso lei si salva assieme ad un marines, a Bishop (un androide, però in tal caso non progettato a scopi dannosi) e una bambina di nome Newt.
In questo seguito, forse emerge ancora di più, l'aspetto femminile del personaggio di Ripley. Durante la visione del film, spicca l'incredibile forza d’animo che la porta a far di tutto per salvare la bambina e questo rende il personaggio di Ripley leggendario, una donna dotata di supermaternità, insomma. E per fare questo bisogna essere femminili, a mio avviso una donna poco femminile si sarebbe tirata indietro. A parlare, a dire cazzate son brave quasi tutte poi quando è il momento di tirar fuori le palle si tirano indietro. Ecco Ripley è una donna sensibile, appunto, che quando la situazione precipita prende subito le redini del comando e quindi tira fuori le palle al momento giusto a differenza di molte ragazze che le tirano al momento sbagliato, giusto per umiliare qualche maschietto che magari secondo loro gli hanno fatto qualche torto. Inoltre, verso la fine del film, chiede scusa a Bishop in quanto lei stessa aveva dubitato dell’androide, memore dell’androide malfunzionante/malvagio Ash, a testimonianza del tatto femminile di questa donna.
Comunque tornando al film, James Cameron è stato bravo nel non fare il solito continuo fotocopia ovvero, oltre a confenzionare un bel film di fantascienza, si è dovuto inventare qualcosa di nuovo, di diverso rispetto al primo; difatti Ripley nell’estremo tentativo di salvare Newt, scopre chi è che produce le “uova” poi progenitori dei face hugger, ovvero la regina. Quest’ultima è un essere esageratamente grande, alta intorno ai quattro metri. Naturalmente, come nel primo, c’è il colpo di scena; la regina riesce ad entrare di nascosto sull’astronave (in quanto il pianeta ha pochi minuti di “vita”) e lacera in due parti il povero Bishop.
La situazione precipita e Ripley sale per l’ennesima volta in cattedra; si munisce di un esoscheletro e combatte viso a viso con la regina, una sfida finale che si risolve a favore di Ripley che riesce a catapultare la regina fuori dall’astronave.
Il film si conclude con Ripley che mette se stessa e gli altre tre superstiti nei lettini d’ibernazione per un sonno che si spera bello tranquillo…..to be continued…..
La regina, Bishop, il gatto, la bambina, i marines...Tutto positivo? Boh, non mi sono mai deciso su questo film, però visto ormai troppe volte.
RispondiElimina